È stato presentato a Roma il Rapporto Annuale 2010 sul sistema di ritiro e trattamento dei RAEE , rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, edito dal Centro di Coordinamento RAEE.
I dati indicano come in Italia siano stati raccolti complessivamente 245.350.782 kg di RAEE , con un aumento di oltre il 27 per cento su base annua rispetto al 2009 e una media pro-capite pari al 4,07 kg per abitante, ossia oltre l’obiettivo di 4 kg per abitante fissato dalla legislazione europea. L’Italia entra nel mondo dei RAEE a pieno titolo in Europa sta “dimostrando la capacità di creare condizioni di eccellenza nel settore dei rifiuti”, così come sottolineato dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo.
“Il valore non solo simbolico, ma anche concreto, del raggiungimento dell’obiettivo europeo – ha dichiarato il presidente del Centro Coordinamento RAEE, Danilo Bonato – consente infatti di accogliere positivamente il successo di un modello innovativo che in soli tre anni di attività ha più che raddoppiato i risultati di raccolta e riciclo di una tipologia di rifiuti su cui c’è grande attenzione a livello mondiale”. Nonostante i risultati positivi, ha concluso il presidente, e necessario “non sentirsi appagati, dato che la strada per raggiungere i Paesi più virtuosi è ancora lunga”. “L’Italia è ancora lontana dal valore medio di raccolta dell’Europa pari a 7 kg pro capite ma l’obiettivo raggiunto è comunque importante – ha spiegato Bonato – a soli 3 anni dall’avvio del processo”.
I dati emersi dal Rapporto indicano come in tutte le regioni italiane si sia registrato un trend di crescita positivo nella raccolta dei RAEE, nonostante vi siano delle ovvie differenze a seconda delle aree geografiche. In particolare tutte le regioni del nord hanno raggiunto risultati migliori del resto del paese e tutte le regioni di quest’area registrano una media pro capite superiore rispetto alla media nazionale.
Dati i risultati del 2009, il primato assoluto passa dal Trentino Alto Adige all’Umbria che con 7,16 kg per abitante diventa la regione più virtuosa del 2010. Risultati meno eclatanti nelle regioni del Centro Italia che, nonostante la grandezza in termini di popolazione, non riescono a raggiungere i livelli adeguati di raccolta. Nel Sud e nelle isole, nonostante l’ottimo risultato della Sardegna con 5,76 kg per abitante, sono presenti ancora forti ritardi. Nonostante ciò, nel corso del 2010 si è comunque visto un aumento rilevante della raccolta in tutte le regioni con casi di spicco, come quello della Sicilia, che ha più che raddoppiato le quantità raccolte.
I Centri di Raccolta, presenti sul territorio nazionale, raggiungono quota 3.564, con un aumento del 17 per cento rispetto all’anno precedente, offrendo i propri servizi a 6.246 Comuni sparsi per tutto il territorio nazionale. Tali dati evidenziano un segnale favorevole dato dal fatto che i sistemi collettivi hanno raggiunto un buon punto di efficienza nell’operatività della raccolta e che riescono a far fronte alle maggiori richieste di ritiro.
“Nei prossimi mesi il Ministero dell’Ambiente – ha dichiarato Prestigiacomo – conta di proseguire il proprio percorso di sostegno e promozione della raccolta dei RAEE con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i quantitativi raccolti e diffondere tra i cittadini la consapevolezza che questa tipologia di rifiuti, al pari delle altre, richiede una corretta gestione lungo tutta la filiera per garantire il riciclo dei materiali e il corretto smaltimento delle componenti inquinanti”.
Raffaella Gargiulo