Roma – Nella capitale tira aria di sostegno all’informatizzazione e alla diffusione dei computer negli ambienti deputati alla formazione: scuole e biblioteche. Come altrimenti spiegare un collegato alla Finanziaria2000 che consente di donare personal computer senza dover passare giornate intere per capire come gestire il rapporto col Fisco?
Come rilevato da Interlex, il nodo centrale sta nel considerare i PC donati come “distrutti”: sulle donazioni, dunque, non vi sarebbe più l’imposta sul valore aggiunto. Non solo, secondo le nuove disposizioni il valore dei beni donati potrà comunque essere calcolato ai fini della detrazione d’imposta. Un’istigazione alla donazione, dunque, corredata dalla specifica che, evidentemente, “i beni donati non costituiscano fonte di reddito” per chi dona.
Da segnalare che la l’abolizione dell’IVA e la sostanziale semplificazione delle operazioni di donazione si potrebbero estendere, nel progetto di legge 4334 del Senato, anche ai doni fatti ai dipendenti nel corso del 2000.