Italia-Programmi, indaga la Procura di Roma

Italia-Programmi, indaga la Procura di Roma

Causa contro ignoti per la società con base alla Seychelles che spacciando per gratuiti software a pagamento sembra aver racimolato 100mila euro
Causa contro ignoti per la società con base alla Seychelles che spacciando per gratuiti software a pagamento sembra aver racimolato 100mila euro

In seguito alle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato aveva deciso di aprire un’istruttoria nei confronti della società Estesa Limited, titolare del sito Italia-programmi.net : quell’azione, insieme alle 4mila segnalazioni arrivate nel frattempo all’antitrust, ha ora spinto la Procura di Roma ad aprire un’indagine .

Come nel caso Easydownload , il sito Italia-programmi.net attirava sulle sue pagine gli utenti associandosi sui motori di ricerca al nome di software specifici e alla parola “gratis”, “gratuito” o “free”: sedicenti download gratuiti e condizionati solo all’inserimento dei propri dati, potevano includere anche la sottoscrizione di un contratto per la fornitura di un software dal costo annuale di 96 euro.

In totale Estesa sembra aver racimolato in questo modo circa 100mila euro .

Pietro Giordano di Adiconsum ha espresso soddisfazione: “Bene la Procura per l’apertura dell’indagine, ma serve legge ad hoc contro le truffe online e strumenti più efficaci a Polizia Postale e Guardia di Finanza”. Servirebbe, dice, “un intervento legislativo a tutela dei consumatori”. Il Segretario Generale di Adiconsum, insomma, chiede una legge ad hoc contro truffe online e per le indagini delle Forze Dell’Ordine conseguenti.

Il problema per la Procura di Roma nel caso in esame sarà legato soprattutto al fatto che Estesa ha un conto corrente a Cipro e base alle Seychelles: quindi, per il momento, la causa è ancora contro ignoti e con gli attuali strumenti a disposizione delle autorità i responsabili rischiano di rimanere tali.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
15 nov 2011
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