È un primato decisamente poco invidiabile quello assegnato all’Italia dal nuovo report pubblicato da Trend Micro. Il nostro è il paese più colpito in Europa, dai cybercriminali. In particolare, tra le minacce informatiche, è quella dei ransomware a prenderci di mira con maggiore frequenza e intensità.
La minaccia dei ransomware colpisce l’Italia
Il numero delle azioni riconducibili a questa categoria intercettate a livello globale nella prima metà del 2022 ammonta a 8.032.336. Di questi, il 3,56% è stato diretto a realtà italiane. Siamo al primo posto nel vecchio continente e al settimo nel mondo, dietro a Stati Uniti (19,69%), Giappone (10,18%), Turchia (7,97%), India (5,11%), Taiwan (4,29%) e Messico (4,00%).
Ancora, l’Italia è al primo posto in Europa e al terzo nel mondo per quanto riguarda gli attacchi macro-malware, con 8.475 casi in sei mesi. I malware identificati sono invece 28.208.577 (secondo posto europeo e sesto nel mondo), direzionati soprattutto verso i settori di Pubblica Amministrazione, manufacturing e sanità.
Lo studio prende in considerazione anche le minacce veicolate tramite email (130.879.798), i siti malevoli visitati (7.925.836), le app maligne (34.628) e il codice maligno indirizzato all’online banking (3.324). Per tutti gli altri dettagli rimandiamo alla versione completa (PDF) del report Defending the Expanding Attack Surface.
Da gennaio a giugno è stato inoltre registrato un aumento nel numero di attacchi di tipo Ransomware-as-a-Service, con realtà come LockBit e Conti protagonisti assoluti di questo scenario. Come sempre, a essere prese di mira sono anzitutto le vulnerabilità. A tal proposito, sono 944 quelle scoperte in sei mesi dalla Zero Day Initiative di Trend Micro, +23% su base annua.