Un “un cambiamento profondo, che coinvolge consumatori, esercenti, imprese e istituzioni”, così Visa definisce ciò che è accaduto nel corso degli ultimi mesi e sta ancora accadendo sul fronte dei pagamenti, sempre più digitali e cashless sempre meno vincolati al supporto fisico del contante. Una tendenza innescata dalla crisi sanitaria e accelerata più di recente dalle misure messe in campo tra gli altri anche dal nostro paese, una su tutte il Cashback di Stato.
Giù contanti, su pagamenti digitali ed e-commerce
A fotografarla lo studio condotto in collaborazione con GFK prendendo in considerazione Italia, Spagna, Francia e Portogallo e concentrandosi sul periodo dell’emergenza sanitaria culminata con il lockdown.
Il dato che emerge con maggiore forza è quello legato all’abbandono del contante: -23% nel nostro paese. Va da sé che ad aumentare siano le altre forme di pagamento, in particolare quelle contactless che hanno fatto registrare un +28%.
… il 62% degli italiani non considera più i pagamenti in contante preferibili a quelli digitali. E per il futuro gli italiani si dicono propensi a un’ulteriore diminuzione dei pagamenti in contante in negozio del 31% per acquisti superiori ai 100 euro.
+13% per i wallet, -12% per le carte di credito, mentre tra i dispositivi è lo smartphone a farla da padrone con il 69% in Italia.
Letteralmente esploso l’e-commerce, ma questa è cosa nota, formula scelta dal 51% degli italiani: di questi il 25% ha fatto quest’anno il suo primo acquisto online, mentre il 26% ne ha fatti più spesso. Questo il commento di Giuseppe Arciero, Head of Financial Institutions Visa Italia.
In tutta Europa, come in Italia, la pandemia COVID-19 ha messo a dura prova le nostre società, causando serie difficoltà a persone e aziende, ma allo stesso tempo ha accelerato il percorso di digitalizzazione di persone e aziende. I pagamenti digitali stanno svolgendo un ruolo importante nella risposta alla crisi, aiutando i consumatori a continuare a fare acquisti e supportando nelle vendite gli esercenti durante i lockdown attraverso i canali online o modalità alternative come il take away o il delivery.
Un’altra tendenza osservata è quella che vede i consumatori sempre più impegnati a sostenere i negozi di vicinato e la propria comunità attraverso gli acquisti. In Italia il 77% degli intervistati ha dichiarato di aver incrementato quelli fatti presso esercenti locali durante il lockdown, mentre il 58% ha intenzione di continuare a farlo in futuro.