UPDATE 05/07 – L’articolo è stato modificato per includere le informazioni rilasciate sul sito Umore Maligno.
UPDATE 04/07 – L’articolo è stato modificato per meglio chiarire il ruolo di Massimiliano Zulli nella vicenda.
Roma – La deputata del PD Ileana Argentin, affetta da amiotrofia spinale, ha raccolto un nutrito gruppo di parlamentari attorno la proposta di denunciare un sito satirico reo di insultare i disabili. Al centro della polemica un lungo caustico intervento che tocca il tema.
Il sito in questione si chiama umoremaligno.it . Il proprietario del dominio, secondo il registro del NIC, è Massimiliano Zulli, che scrive anche su L’Unità e sul blog uomomordecane.it , ma che ora dice di essere suo malgrado al centro della tempesta per non provveduto a cedere all’associazione culturale Umore Maligno il nome a dominio per il sito che aveva registrato, e di cui descrive comunque lo stile dicendo che “ci si veste da diavolo per mostrare com’è fatto”.
Dell’associazione mancano i riferimenti puntuali sul sito, se ne trova traccia solo in un verbale di assemblea del 30 maggio scorso : sul blog non è comunque specificato chi sia l’autore dei singoli interventi, o se si tratti di interventi a quattro o più mani, né quale sia il ruolo svolto nella vicenda dai diversi nickname che compaiono nella pagina Il Manifesto di UM . Le uniche indicazioni arrivano in un post che ribadisce quanto scritto anche da Zulli sul suo blog, e in un comunicato stampa del 5 luglio che chiarisce come “L’associazione culturale Umore Maligno compone e concerta ogni lavoro collegialmente. Tutti i singoli componenti, anche se non autori immediati dei testi, partecipano alla realizzazione dei singoli scritti, tramite modifiche o proposte di modifiche, editing, pubblicazione e pubblicizzazione, ovvero attraverso il semplice benestare espresso sotto forma di silenzio. Allo stesso modo si è proceduto per la realizzazione del post sui disabili che tanto clamore ha suscitato in questi giorni. Caratteristica basilare di Umore Maligno sono la collegialità delle opere e l’eguale importanza di ogni singolo componente”. Seguono i nomi dei firmatari del comunicato.
La questione è complessa. La deputata PD vorrebbe l’oscuramento del sito, ma si tratta di una misura che nei commenti all’annuncio qualcuno già indica come sproporzionata. Tanto più che, per il momento, l’azione ha avuto l’unico effetto pratico di amplificare la conoscenza e la diffusione del post incriminato.
Non è invece così per la deputata Argenti che è intervenuta a Montecitorio per sottolineare contenuti che ritiene “gravemente offensivi”: “In questo sito si parla addirittura del fatto che le persone disabili debbano essere uccise nel momento in cui nascono e vengono descritte violenze ai danni di ragazzine disabili”. In seguito al suo intervento, un gruppo di parlamentari ha depositato un’interrogazione al Presidente del Consiglio, sottoponendo al governo i contenuti “offensivi” (semplicemente umoristici per gli autori e presumibilmente anche per i visitatori del sito) di umorimaligni .
Nel frattempo un’istruttoria su tali contenuti è stata aperta dall’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri presso il Dipartimento delle Pari Opportunità, che ha già provveduto a segnalare quello che ritiene “un grave fatto” alla Polizia Postale.
Zulli, di cui al momento non è chiaro il ruolo specifico nella stesura del post “incriminato”, ha cercato di spiegare ugualmente lo stile adottato sul proprio blog: “Quando Umore Maligno dà dell’handicappato a qualcuno, invita all’intolleranza verso l’immigrato, sbeffeggia le vittime di una strage, in realtà – ma pareva evidente – sta sbattendovi in faccia la pochezza di questo mondo, la voracità mediatica con la quale ci si permette di intervistare la madre subito dopo aver perso il figlio nel terremoto, il benpensante che viene qua ad insultare senza aver capito che quei post avevano lui, come obiettivo”. Sul sito invece si legge: “Umore Maligno da sempre denuncia qualunque problema sociale tramite la corrosività, il cazzotto nello stomaco e il rovesciamento logico, così da impersonare volutamente un personaggio assolutamente eccessivo, ben oltre il grottesco, così da dare voce a quanto di più becero, volgare, viscido possa esserci: l’essere umano”.
Claudio Tamburrino