Italia, sequestri in corso e in arrivo

Italia, sequestri in corso e in arrivo

Il sito burla nato dopo il caso Operazione:Pretofilia, l'ormai notissimo videogame di Molleindustria, è sottoposto a sequestro preventivo. A rischio anche un forum ADUC, che si appella ai consumatori
Il sito burla nato dopo il caso Operazione:Pretofilia, l'ormai notissimo videogame di Molleindustria, è sottoposto a sequestro preventivo. A rischio anche un forum ADUC, che si appella ai consumatori

Qualche giorno fa su diverse mailing list era circolato per qualche ora un allarme: “Il sito satirico su Luca Volonté è stato sequestrato”, un’ipotesi che si era poi rivelata falsa. Ma non era allarmismo. Quanto avevano temuto in tanti si è verificato ieri: il sito-burla creato dopo il caso Operazione:Pretofilia e dedicato al parlamentare dell’UDC è stato effettivamente posto sotto sequestro .

All’indirizzo LucaVolonte.eu , in luogo della home page basata su una rivisitazione del sito ufficiale di Luca Volonté , ora campeggia una pagina in cui sempre più spesso capita di imbattersi sulla rete italiana:

La nuova home page del sito

Nel momento in cui questo articolo viene redatto non è possibile contattare la Polizia Postale per apprendere i dettagli del caso, sebbene alcune ipotesi si possano avanzare sulla base della definizione di sequestro preventivo . Si tratta di una locuzione che di prassi accompagna procedimenti legati soprattutto a reati d’opinione , come la diffamazione: in quel caso il sequestro, fino al momento in cui viene appurata la sussistenza o meno del reato, viene ritenuto un provvedimento essenziale per tutelare il soggetto potenzialmente diffamato.

Su quelle pagine, come sanno i lettori di Punto Informatico , tra le varie cose era presente una copia dell’ormai celeberrimo gioco di Molleindustria, Operazione:Pretofilia appunto, che è però un videogame del tutto legale . Qualora l’intento del provvedimento fosse stato quello di impedire la disseminazione del materiale, si sarebbe parlato con ogni probabilità di sequestro d’urgenza .

Sia come sia i promotori del sito, quelli di Les Liens Invisibles , hanno già trasferito altrove il sito bloccato , per ora disponibile su altri indirizzi web .

ADUC, forum a rischio?
In queste ore a temere invece quella che definisce “censura per diffamazione” è ADUC . In una nota la celebre associazione di utenti e consumatori ha spiegato di aver ricevuto la notifica di un ricorso d’urgenza della società AllTeam srl di Bari, che gestisce, tra le altre cose, il portale di e-commerce mallteam.it . Stando a quanto riferito da ADUC, il ricorso chiede al Tribunale di Bari di oscurare alcune aree del forum dedicate all’attività di mallteam.it.

Secondo ADUC, “al di là della veridicità di quanto pubblicato sul forum, lo scopo e la funzione dell’Aduc, ed in particolare delle rubriche di scambio fra consumatori, è di creare un luogo dove i consumatori raccontano e mettono a disposizione le proprie vicende ed esperienze, i propri dubbi e le proprie domande. Le “proprie” esperienze, appunto, con tutto il connotato di soggettività e parzialità proprio di un racconto personale. Ed è anche grazie a questa libertà e circolazione di informazioni non filtrate che il cittadino scopre e previene tranelli e cavilli dai quali difendersi. Censurare l’Aduc, ogni qualvolta si abbiano testimonianze negative, farebbe venir meno uno strumento prezioso per tutti i consumatori. Tanto varrebbe allora chiudere l’associazione e dedicarsi alla – questa sì remunerativa – attività di pubblicità per le aziende”.

L’Associazione ha lanciato un appello ai consumatori che abbiano avuto rapporti contrattuali con mallteam.it e lo abbiano raccontato sul forum di farsi vivi e “dimostrare tramite la verità della propria vicenda, la bontà e l’importanza del nostro servizio”. Il prossimo 19 luglio si terrà la prima udienza e l’Associazione spera di raccogliere “quante più prove documentali possibili che dimostrino che gli utenti del nostro forum non hanno diffamato Mallteam, ma che hanno raccontato vicende vere”.

ADUC chiede a chiunque abbia avuto esperienze “positive o negative” di fornire documenti che possano essere prodotti in giudizio e, in particolare:
“- Copia dell’ordine fatto;
– eventuali scambi di comunicazione con la società;
– raccomandata AR di messa in mora;
– eventuali risposte;
– copia delle denunce/querele presentate in relazione alla vicenda;
– esiti del rapporto contrattuale (se avete ricevuto il bene, o un rimborso, o nulla)”.

“Il materiale – concludono i legali di ADUC – può essere inviato preferibilmente scannerizzato in formato pdf. via email (vista la prossimità dell’udienza) all’indirizzo aduc@aduc.it o anche per posta prioritaria, prima possibile”.

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Pubblicato il
10 lug 2007
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