Tra i suoi principali obiettivi c’è la creazione di una sorta di Pagine Bianche degli svariati siti web delle pubbliche amministrazioni . Che dovrebbero così registrarsi a Italia.gov.it per ottenere una specie di certificato di qualità. È stato così varato un portale definito come motore dell’Amministrazione Digitale, presentato di recente nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vidoni.
“Italia.gov.it – si può leggere nel comunicato stampa diramato dal ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione – è un motore di ricerca e una directory intelligente dei siti web pubblici in grado di facilitare e mettere in relazione migliaia di servizi digitali e informazioni offerti dalle Pubbliche Amministrazioni attraverso Internet”.
Un sito nato dalle ceneri dell’esperienza Portale del Cittadino , avviata nel 2002 e ormai abbandonata perché “superata sia dalle versioni del web 2.0 sia dalla complessità e dalla vastità della comunicazione pubblica via Internet”.
“Italia.gov.it – si legge ancora nel comunicato stampa – si propone come il motore della Amministrazione Digitale e offre a tutti gli utenti del web collegamenti e strumenti di ricerca per ottenere con facilità e sicurezza tutte le informazioni desiderate e i servizi telematici offerti dalle Amministrazioni Pubbliche”.
Il sito – che può ora fare affidamento su circa mille siti registrati – è stato definito in “costante aggiornamento sia del dominio di ricerca che dei contenuti e delle tecnologie”, grazie ad un gruppo di lavoro interno alla PA e ai dipartimenti del ministero per la Pubblica Amministrazione con DigitPA , Formez e CNR .
Proprio recentemente lo stesso ministero aveva diramato delle linee guida online per tutti i siti web delle PA, con il preciso intento di suggerire criteri e strumenti utili alla razionalizzazione dei contenuti online, riducendo al tempo stesso il numero dei siti web pubblici ormai obsoleti. Italia.gov.it ha comunque intenzione di raggiungere tra i 25mila e i 30mila siti registrati entro due mesi .
Mauro Vecchio