Roma – Pochi sono i progetti messi in cantiere e lanciati dal Dipartimento all’Innovazione che hanno incontrato un tale fuoco di fila di polemiche , eppure il mega-portale del turismo Italia.it sembrerebbe davvero pronto al via.
Punto Informatico ha cercato ieri notizie sul progettone da 45 milioni di euro presso l’ufficio stampa di Innovazione Italia , la società di Sviluppo Italia incaricata del progetto, che ha spiegato come “tutto è pronto” e a mancare è solo la presentazione. Se oggi digitare www.italia.it è un’esperienza frustrante, viene presentata infatti solo una richiesta di username e password, prestissimo dovrebbe esserci la svolta: “E’ soltanto un ritardo” – assicurano i promotori. E il 31 marzo il Dipartimento prevede il lancio ufficiale .
Il ritardo si era palesato la scorsa settimana con l’arrivo alle famiglie dell’ opuscolo del Dipartimento all’Innovazione (disponibile qui ) in cui si fa esplicito riferimento al portale turistico. Ed un grosso ritardo c’è stato, confermano a Punto Informatico anche gli uomini del Dipartimento, perché molti erano gli elementi in ballo: doveva dare il suo via libera il Comitato Nazionale per il Turismo e, soprattutto, doveva esserci l’ok definitivo delle Regioni. Le esigenze dell’autonomia regionale in materia di turismo, il settore privato locale e le difficoltà burocratiche avrebbero poi fatto il resto.
Il via dalle Regioni è arrivato accompagnato dallo stanziamento appena annunciato di 21 milioni di euro , che segnala come le iniziative locali nel portalone arriveranno solo tra molti mesi: il cofinanziamento dei progetti regionali prevede che questi siano inseriti nel portale nel corso dei prossimi 12 mesi.
In effetti, quella che il Dipartimento definisce “vetrina digitale” sarà esattamente questo e nulla più quando verrà lanciata a fine mese. I contenuti aggiuntivi arriveranno dopo e non solo quelli regionali ma anche quelli che più daranno filo da torcere ai tour operator , come i servizi di prenotazione online .
Sebbene sia chiaro, parlando con i responsabili del progetto, che il meccanismo delle prenotazioni è ancora tutto da definire, sia per quanto riguarda la gestione tecnica che l’operatività vera e propria, la possibilità che il portale nazionale del turismo fagociti il settore delle prenotazioni web su cui si basa un numero crescente di attività private in Italia è una preoccupazione palpabile tra gli addetti ai lavori.
Ma tutto questo è di là da venire. Al lancio è lecito attendersi, oltre alla presentazione delle città d’arte italiane e dei più celebri capolavori e monumenti, una serie di percorsi alternativi . Questi verranno proposti in otto lingue diverse , assicurano al Dipartimento, e in modo “accattivante”, pensato per mettere i turisti dei diversi paesi dinanzi alla possibilità di scoprire un’Italia che generalmente non viene loro proposta. Una valorizzazione, almeno nelle intenzioni di chi ha ideato il portale, soprattutto dell’offerta turistica locale, un elemento che a quanto pare incontra il gradimento degli albergatori.
La vetrina, garantiscono al Dipartimento, si presenterà in modo user-friendly , consentendo al turista italiano o straniero di scegliere le località in base alle attività che si vogliono svolgere piuttosto che alle tradizioni culinarie, alle necessità escursionistiche e via dicendo.
Sarà davvero un lancio in grande stile o un costosissimo “sito fantasma”, come l’ha già definito recentemente Repubblica.it? “Passeranno presto dal chiedere utente e pwd a una homepage completamente bianca” come ammonisce Jacopo Fo? La parola al calendario: alla presentazione mancano dieci giorni.