Il mondo della ricerca e quello dell’industria uniscono le loro forze con l’obiettivo comune di sviluppare batterie avanzate e di nuova generazione nel nostro paese: prende così vita la Italian Battery Alliance, una piattaforma tecnologica nazionale promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico come parte delle strategie per la transizione energetica, la decarbonizzazione del trasporto, lo sfruttamento efficiente delle fonti rinnovabili e il rafforzamento della competitività.
Italian Battery Alliance, una piattaforma per le batterie
L’iniziativa sarà aperta alla partecipazione di imprese, associazioni, centri di ricerca, università, agenzie di finanziamento di ricerca e innovazione, operando come strumento di consultazione e coordinamento di attività e programmi di R&I a supporto della capacità nel settore, favorendo collaborazioni e una più ampia partecipazione ai progetti europei così come alle opportunità di finanziamento. A coordinarla ENEA.
Tra le finalità anche la creazione delle condizioni di sistema affinché la partecipazione dell’industria e dei centri di ricerca pubblici e privati italiani ai futuri programmi internazionali e comunitari sia più ampia. L’Italian Battery Alliance dovrà individuare le potenzialità di rafforzamento della value chain, definire le priorità nazionali di breve e lungo periodo in una roadmap tecnologica, mettere a sistema le agende di ricerca e industria a livello nazionale, favorire l’allineamento dei programmi e delle iniziative di finanziamento pubblico ai diversi livelli nazionale e regionale anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali e promuovere lo sviluppo tecnologico così come l’iniziativa. Queste le parole di Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico.
Questa iniziativa ha una valenza particolarmente strategica. Questa piattaforma, infatti, vuole rafforzare la nascente value chain italiana, creare le condizioni per lo sviluppo di una industria competitiva delle batterie e accogliere le sollecitazioni degli stakeholder, imprese, centri di ricerca, associazioni imprenditoriali in un settore di primo piano a livello di politica industriale ed energetica. È fondamentale una gestione organica delle attività nel settore, in particolare per quanto riguarda ricerca e innovazione, per definire una roadmap tecnologica nazionale sulle batterie e partecipare ai tavoli europei in maniera più coesa e coordinata.
La piattaforma italiana si inserisce in un contesto europeo che vede diversi stati membri dotarsi di piattaforme tecnologiche con l’obiettivo di creare più strette connessioni tra ricerca e industria. Ne è un esempio la Germania dove il governo federale ha avviato vasti programmi di R&I lungo l’intera value chain delle batterie (celle, materiali, processi, tecnologie) per favorire il trasferimento ad applicazioni industriali, promuovendo la nascita di cluster, di infrastrutture di ricerca e centri di competenza. Anche Francia e Slovacchia hanno avviato iniziative simili. Così Federico Testa, Presidente di ENEA, commenta l’annuncio.
L’ENEA ha presidiato sin dall’inizio le iniziative europee sulle tecnologie di accumulo, favorendo il più ampio coinvolgimento degli stakeholder italiani e partecipando ai tavoli europei con ruoli di rilievo nella governance e nel management. Vogliamo contribuire allo sviluppo di un’industria nazionale ed europea in grado di assicurare i volumi necessari alla mobilità elettrica e alle esigenze di accumulo stazionario a supporto della rete elettrica, ovviando all’attuale situazione di dipendenza dai paesi asiatici.
Uno step necessario per l’Italia. Il comunicato del MISE che lo annuncia sottolinea come nell’ambito dell’accordo di programma per la Ricerca di Sistema Elettrico finanziato dal MiSE esiste de facto un network derivante dalle attività relative a due progetti dedicati alle batterie: accumulo elettrochimico per uso stazionario e mobilità sostenibile. I tre enti affidatari, ovvero ENEA, CNR e RSE, coordinano le attività con una rete di gruppi universitari di alto livello.