Gli italiani non fanno granché attenzione ai dati che cedono alle app sui propri smartphone? Falso, o almeno per una volta si posizionano ai vertici delle classifiche europee in merito. A dimostrarlo è una statistica Eurostat che ha monitorato esattamente questa pratica, cercando di capire fino a che punto gli europei siano attenti alla gestione dei dati personali e quante volte ne neghino l’utilizzo durante le proprie pratiche quotidiane.
Italiani brava gente
Il risultato non è di fatto lusinghiero per il nostro Paese, poiché l’Italia si posiziona in fondo alla classifica dei “disattenti”, portando una volta tanto a casa un piazzamento virtuoso:
Il sondaggio è stato condotto su utenti tra 16 e 74 anni. Laddove la media europea vede il 18% degli utenti non praticare mai alcuna restrizione ai dati ceduti, in Italia questo valore si attesta al 13%. Meglio degli italiani soltanto olandesi, portoghesi e svedesi (questi ultimi all’11%).
A livello europeo risulta che l’80% dei cittadini usino uno smartphone per finalità private ed il 6% di questi non ha alcuna conoscenza del fatto che sia possibile utilizzare apposite restrizioni sui dati ceduti prima di utilizzare un servizio o installare un’app.