Il giudice dell’ International Trade Commission statunitense Thomas B. Pender ha reso note le sue prime conclusioni sul caso che vede contrapposte Motorola (stavolta dal lato dell’accusa) ed Apple (che siede sul banco degli imputati).
Motorola contesta a Cupertino la violazione di quattro brevetti, ma solo per uno di questi, nella decisione preliminare, il giudice dell’ITC rileva esservi stata una violazione: si tratta del brevetto numero 6,246,697 , che è legato allo standard 3G e dunque soggetto all’obbligo di concederlo con licenza FRAND ( Fair, Reasonable And Non-Discriminatory , cioè condizioni giuste, ragionevoli e non discriminatorie).
Proprio il fatto che questi brevetti contestati da Motorola facciano parte di uno standard tecnologico ha peraltro spinto Cupertino a cercare di disinnescarli contestandone l’abuso: Apple si è così rivolta all’organo europeo responsabile degli standard GSM, UMTS e 4G, lo European Telecommunications Standards Institute (ETSI), per cercare di ottenere regole più chiare per quanto riguarda la gestione e l’utilizzo in tribunale di tale proprietà intellettuale essenziale.
Motorola nei giorni scorsi ha anche incassato un’altra sentenza positiva davanti all’ITC, in quel caso ottenendo il riconoscimento della violazione di 4 dei 5 brevetti contestati a Microsoft e sempre relativi a standard.
Nel caso in cui la decisione preliminare trovi conferma nel prosieguo del procedimento dell’ITC, Apple rischia il bando delle importazioni dei prodotti trovati in violazione.
Claudio Tamburrino