Il machine learning può essere applicato con enorme successo anche negli studi storici. La dimostrazione arriva da Ithaca, un sistema basato su DeepMind (gruppo Alphabet) per la lettura, l’interpretazione e la ricomposizione di antiche scritture greche. Il sistema è stato accuratamente affinato sulla base dei dati storici preesistenti e grazie a questo percorso è ora possibile creare sistemi predittivi di grande precisione.
Ithaca consente di ricostruire le parti mancanti di antiche scritture, basandosi su tutte le informazioni disponibili circa la lingua, la grandezza delle tavole, il contesto storico ed ogni altra informazione possa essere utilizzata per circoscrivere l’ambito entro cui dovrà avvenire l’elaborazione. La descrizione pubblicata su Nature parla di un grado di accuratezza che può arrivare al 72%, consentendo di velocizzare lo studio delle iscrizioni ritrovate e di ricomporre così significati che vanno altrimenti a perdersi nella difficoltà di ricomporre manualmente il materiale disponibile.
Ithaca e le antiche scritture
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con una serie di atenei, tra i quali il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il dipartimento, del resto, mette al centro della propria mission esattamente questo tipo di operazioni:
Studiamo il passato, incrociando le discipline umanistiche con le nuove tecnologie digitali. Ci concentriamo sul bacino del Mediterraneo e del Vicino Oriente. Venezia è per sua natura un punto d’osservazione privilegiato.
Giovanni Vian, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
La spiegazione tecnica fornita da DeepMind (qui) esplicita quanti e quali parametri possano contribuire all’identificazione dei testi mancanti, consentendo così ricostruzioni più precise ed affidabili sulle quali poter lavorare.
Il tutto, ovviamente, senza intenzione alcuna di fermarsi al Greco antico: antiche scritture ebree, egizie, Maya e mesopotamiche saranno elaborate con medesimi processi ed in piena sinergia con gli storici che oggi conservano la maggior parte delle nozioni disponibili per questo tipo di lavoro. L’opera congiunta di studiosi e Intelligenza Artificiale consentiranno dunque rapidi passi avanti negli studi storici dei reperti e permetteranno di raggiungere nuovi obiettivi.
Grazie a Ithaca, antichi pensieri ed antiche informazioni prendono vita anche laddove scomparse ed apparentemente perdute: un piccolo grande tocco di magia, basato però su solidi studi scientifici, storici ed informatici.