Più di 2 miliardi di persone connesse ad Internet entro la fine di quest’anno . In altre parole, il 30 per cento della popolazione mondiale, attualmente stimabile in circa 7 miliardi di individui.
Questi i primi risultati di un recente report pubblicato dalla International Telecommunication Unit (ITU), l’agenzia delle Nazioni Unite che definisce gli standard nell’ambito delle TLC.
Nel solo anno 2010 sono dunque finiti per la prima volta online 226 milioni di persone , con una consistente fetta – 162 milioni – di nuovi netizen proveniente da paesi emergenti.
Il report ITU ha tuttavia sottolineato come solo il 21 per cento dei netizen globali proverrà entro la fine del 2010 da paesi come l’India. Mentre il 71 per cento del totale di 2 miliardi avrà residenza in un qualche paese del mondo ricco.
Un divario più che consistente, che secondo il Segretario Generale di ITU Hamadoun Toure andrebbe colmato con lo sviluppo del broadband e un più alto livello d’accesso pubblico .
A livello regionale, il continente più connesso sarà l’Europa (65 per cento della popolazione), seguito dalle Americhe (55 per cento) e dalle regioni asiatico-pacifiche (21,9 per cento). Ultima l’Africa, con il 9,6 per cento.
Mauro Vecchio