I brani disponibili da 24 ore circa nella sezione Plus dell’ iTunes Store sono privi delle consuete protezioni DRM. Questo significa che è possibile per il proprietario spostarli ed utilizzarli nel modo che preferisce: ma condividerli su una rete P2P non sarebbe solo illegale, significherebbe anche mandare in giro i propri dati.
Ogni file “DRM-free”, infatti, ora incorpora il nome dell’acquirente e l’account iTunes con il quale è stato acquistato: se qualcuno dovesse decidere di far girare un pezzo o un intero album, risalire al colpevole sarebbe estremamente facile. Se ne sono accorti in parecchi in rete, quando hanno visto comparire due nuove voci tra le informazioni aggiuntive che vengono fornite a corredo di ciascun brano acquistato (vedi foto qui sotto).
Lo stesso principio varrebbe nella malaugurata ipotesi di un conoscente che dovesse fare lo stesso con un brano prestatogli : il contratto sottoscritto all’atto dell’acquisto impone al compratore di non condividere i propri acquisti con nessuno, per non incorrere nello stesso tipo di reato di chi rilascia senza autorizzazione un prodotto coperto da copyright in una rete di file sharing.
Il nuovo formato “plus” consente infatti di ascoltare o spostare i propri brani su qualsiasi dispositivo compatibile con il formato ACC, e di masterizzarli tutte le volte che si desidera: ma la musica resta pur sempre protetta dai diritti d’autore di chi l’ha scritta e di chi l’ha pubblicata. L’acquisto rende l’individuo proprietario esclusivo, senza la possibilità di cedere alcunché a terzi.
Apple ha scelto di rinunciare al DRM nella speranza che questo possa contribuire ad accrescere il suo business : qualcuno si domanda se non si tratti di un rischio per la privacy inserire certi dati in una canzone, ma è fin troppo ovvio che la scelta di Cupertino sia una tutela non casuale, difficile credere ad una futura retromarcia.
L’accordo con EMI permette in ogni caso ad Apple di essere ancora una volta la prima nel suo campo : oggi iTunes è in grado di offrire brani di artisti prestigiosi come David Bowie e Paul McCartney privi di protezioni DRM, e con una qualità realmente superiore al passato grazie al bitrate raddoppiato (sebbene questa scelta non abbia convinto proprio tutti ).
Luca Annunziata