Bangalore (India) – Intel ha presentato un community computer , una piattaforma di calcolo ad accesso condiviso pensata per informatizzare le grandi masse rurali della popolosa India rurale. Il nome del nuovo PC a basso costo , che a differenza del laptop da 100 dollari di Nicholas Negroponte ha l’aspetto di un vero e proprio chiosco, ha un significato simbolico: Jagruti , in sanscrito, significa infatti “risveglio”.
La piattaforma avrà un costo indicativo attorno ai 500 euro ed è destinata all’uso comunitario e condiviso. Jagruti si ergerà nel centro dei villaggi come un idolo elettronico e grazie alla sua struttura ad alta resistenza, progettata per sopravvivere a piogge monsoniche e temperature estreme, diventerà il punto di riferimento per avere un contatto col Mondo.
Il chipmaker statunitense ha quindi abbandonato l’idea del PC a carte prepagate , specificamente ideato per il mercato brasiliano, ed ha abbracciato questo nuovo concetto di “informatica comunitaria” per andare incontro alle unicità sociali dei villaggi rurali dell’India. Molte comunità sono infatti caratterizzate da un’organizzazione ancora semitribale e spesso i loro membri non hanno le risorse per l’acquisto individuale di un computer.
Il computer consumerà appena 100 watt e, secondo i portavoce di Intel, potrà essere alimentato grazie a batterie per automobili o qualsiasi altro tipo di fonte d’energia rinnovabile, come ad esempio con l’uso di pannelli fotovoltaici. Le stazioni Jagruti saranno dotate, sostiene l’azienda, di tutti gli strumenti e le periferiche necessarie alla connettività telematica.
Tommaso Lombardi