Oltre allo charme, l’abilità con i travestimenti e le armi da fuoco, l’agente segreto del ventunesimo secolo deve padroneggiare alla perfezione strumenti come il computer e in special modo i servizi ad esso connessi . Ne sono convinti i capi del MI5, il servizio segreto britannico che ha diramato le nuove linee guida per il reclutamento in cui si richiede ai candidati una consistente competenza informatica.
Non solo: gli attuali componenti dello staff verranno esaminati per ciò che attiene le abilità informatiche, la cui assenza potrebbe comprometterne il futuro lavorativo.
Gli 007 del futuro devono essere alfabetizzati informaticamente per poter svolgere al meglio il ruolo di protezione e tutela degli interessi britannici di cui sono stati investiti da Sua Maestà: secondo alcuni osservatori in un mondo dove l’uso di Internet come amplificatore di notizie è praticato in maniera estensiva anche dalle organizzazioni terroristiche, la mancanza di skill informatiche non potrebbe che giocare a sfavore dei James Bond di turno.
Non è la prima volta che in Gran Bretagna ci si preoccupa del livello di competenza informatica di personaggi che occupano ruoli più o meno importanti: qualche mese fa è stata la BBC a minacciare di licenziamento quei giornalisti ancora a digiuno di social network.
Giorgio Pontico