Mentre Spirit e Opportunity sono attualmente impegnati (secondo le possibilità di ciascuno) a condurre esperimenti e sondare in lungo e in largo il Pianeta Rosso, NASA già pensa al prossimo rover da spedire su Marte e alla tecnologia di cui sarà dotato. Curiosity , ufficialmente noto come Mars Science Laboratory , partirà nel 2011 e porterà in dote una videocamera 3D , ideata con il contributo di nientemeno che il regista James Cameron.
Autore di alcuni tra i più clamorosi successi cinematografici della storia di Hollywood (Terminator 1&2, Titanic), Cameron si è convertito alla “religione” del 3D contribuendo, con il suo recente Avatar , a stracciare ogni record di incassi (in sala come in home video) e a gettare le basi di una cinematografia tridimensionale più consapevole e meno propensa a sparare effettacci grossolani in faccia allo spettatore dotato degli occhialini di ordinanza.
Cameron ha girato Avatar con la videocamera stereoscopica “Fusion Camera System” da lui stesso realizzata, grazie alla quale ogni scena è stata ripresa in simultanea da due obiettivi capaci di fornire due prospettive leggermente diverse dello stesso set. Vista la sua esperienza in materia, non stupisce scoprire che il regista stia attivamente collaborando con Malin Space Science Systems , contractor NASA di base a San Diego che ha il compito di realizzare un cam 3D da montare “a bordo” del rover Curiosity.
Oltre a tastare il polso all’ambiente marziano per verificare la sua eventuale abitabilità, Curiosity sarà quindi in grado di catturare spettacolari sequenze tridimensionali delle brulle rocce rosse e delle dune sabbiose che infestano la superficie del pianeta, sulla corta distanza così come nell’orizzonte distante dell’alba ferruginosa del nostro vicino nel Sistema Solare.
Ed è stato un obiettivo, quello di dotare il rover di una videocamera 3D, che ha rischiato di finire nel dimenticatoio a causa delle restrizioni di budget imposte a NASA dall’amministrazione Obama. Cameron sarebbe però riuscito a convincere l’amministratore di NASA Charles Bolden a mantenere la cam tridimensionale.
Alfonso Maruccia