Il 12 luglio sono state svelate le prime foto a colori scattate dal James Webb Space Telescope che si trova a circa 1,5 milioni di Km dalla Terra. Come è stato rivelato pochi giorni dopo, le immagini vengono memorizzate su un SSD da 68 GB. Si scopre ora che il software utilizzato per gestire i quattro strumenti scientifici è stato scritto in JavaScript.
JavaScript sul telescopio da 10 miliardi di dollari
Sul sito della NASA è presente un documento che descrive il modulo, denominato Integrated Science Instrument Module (ISIM), in cui sono alloggiati i quattro strumenti scientifici del James Webb Space Telescope (JWST), ovvero Near-Infrared Camera (NIRCam), Near-Infrared Spectrograph (NIRSpec), Mid-Infrared Instrument (MIRI) e Fine Guidance Sensor/Near InfraRed Imager and Slitless Spectrograph (FGS/NIRISS). L’immagine del Quintetto di Stephan, visibile all’inizio dell’articolo, è stata scattata dal MIRI.
La principale sorgente dei comandi dell’ISIM è lo Script Processor Task che esegue script scritti in JavaScript. Una serie di script predefiniti permette di eseguire specifiche attività, una delle quali è proprio il processo di acquisizione delle immagini. Per scrivere gli script è stato usato Nombas ScriptEase 5.00e, rilasciato nel 2003. Un linguaggio di quasi 20 anni fa è stato scelto per controllare le operazioni scientifiche di un telescopio da 10 miliardi di dollari.
La progettazione del JWST è stata avviata nel 1989, mentre la costruzione è iniziata nel 2004. ScriptEase 5 è stato annunciato nel 2002, quindi all’epoca era la migliore opzione possibile. Fortunatamente lo script processor è stato scritto in C++, un linguaggio sicuramente più adatto per programmare un veicolo spaziale. In ogni caso, le spettacolari immagini confermano che la NASA ha fatto la scelta giusta.