Dopo circa due settimane dal lancio, avvenuto il giorno di Natale, il James Webb Space Telescope è ora completamente assemblato nello spazio e continua il suo viaggio verso la destinazione finale, ovvero il secondo punto di Lagrange a circa 1,5 milioni di Km dalla Terra. Le prossime fasi del processo di “commissioning” prevedono il raffreddamento del telescopio, l’allineamento delle ottiche e la calibrazione dei quattro strumenti a bordo.
Raffreddamento del telescopio
L’ampia schermatura solare, usata come sistema di raffreddamento passivo, separa il lato caldo dal lato freddo. Il primo può raggiungere 85° C, mentre il secondo arriva a -233° C. La temperatura di esercizio è differente per i quattro strumenti a bordo. Tre di essi (NIRCam, NIRSpec e FGS/NIRISS) funzionano a 37 Kelvin (circa -236° C), mentre per il quarto (MIRI) serve una temperatura di 7 Kelvin (circa -266° C), ottenuta con un sistema di raffreddamento attivo, ovvero un crio-refrigeratore ad elio.
You’re hot and you’re cold… 🎵#NASAWebb is split into a “hot side” and “cold side” by its sunshield. The sunshield will always be facing the Sun to block out heat and light, as Webb's mirrors need to stay extremely cold to observe faint heat signals in the universe! pic.twitter.com/GciNPo04nr
— NASA Webb Telescope (@NASAWebb) December 29, 2021
Allineamento delle ottiche
A partire da domani e per i successivi tre mesi, gli ingegneri della NASA effettueranno l’allineamento delle ottiche. Utilizzando i sette attuatori installati sul retro verrà modificata la posizione e la curvatura dei 18 segmenti esagonali dello specchio principale. Si tratta in pratica di una messa a fuoco. La stessa procedura verrà eseguita per lo specchio secondario.
What's next for #NASAWebb's mirrors? Once cold enough, and with the help of a star as a target, tiny motors will be used by our team to precisely align and shape each segment so all 18 will perform as one mirror. More: https://t.co/tPyWOyQQW0 pic.twitter.com/gsGhajRSFZ
— NASA Webb Telescope (@NASAWebb) January 8, 2022
Calibrazione degli strumenti
L’ultima fase prevede la calibrazione degli strumenti installati all’interno dell’Integrated Science Instrument Module (ISIM), visibile nell’immagine all’inizio dell’articolo. La NIRCam (Near Infrared Camera) è la fotocamera principale del telescopio e può rilevare la luce ad infrarossi con lunghezza d’onda compresa tra 0,6 e 5 micrometri.
NIRSpec (Near InfraRed Spectrograph) è invece uno spettrometro che opera nello stesso intervallo della NIRCam. FGS/NIRISS (Fine Guidance Sensor/Near Infrared Imager and Slitless Spectrograph) funziona invece nell’intervallo 0,8-5 micrometri. Infine, MIRI (Mid-Infrared Instrument) copre le lunghezze d’onda tra 5 e 28 micrometri.
Alla fine di un processo che durerà oltre cinque mesi, il telescopio sarà pronto per le osservazioni scientifiche. Le prime immagini dovrebbero arrivare in estate. Attualmente ha percorso circa l’80% della distanza e si trova a circa 1,16 milioni di Km dalla Terra.