Per consolidare la propria presenza nelle sessioni di navigazione degli utenti, Yahoo ha scalzato la discussa Ask Toolbar dal processo di installazione e di frequente aggiornamento di Java: la CEO di Yahoo Marissa Mayer ha annunciato l’accordo nel corso dell’incontro con gli azionisti.
L’aggiornamento di Java per gli utenti italiani proporrà d’ora in poi una casella già spuntata: se si sceglierà di proseguire senza operare cambiamenti, Yahoo verrà impostato come motore di ricerca di default “su tutti i browser” e come nuova scheda su Firefox e Chrome. Negli States, invece, l’offerta investe i soli Chrome e Internet Explorer, e le nuove tab di Chrome: il motore di ricerca in viola, sul mercato statunitense e su una manciata di altri mercati , si è già accaparrato una partnership con Mozilla per figurare come motore di ricerca preimpostato ai danni di Google , partner di lunga data di Firefox.
L’accordo ha una durata di tre anni e condizioni economiche che non sono state rivelate: certo è che Java è installato su uno sconfinato numero di macchine in tutto il mondo, e i frequenti aggiornamenti potrebbero indurre gli utenti ad accogliere, più o meno consapevolmente, la proposta di Oracle e Yahoo.
Proprio l’ abitudine di Oracle ad impacchettare proposte commerciali nei propri software continua a sollevare obiezioni , anche dopo l’accantonamento della discussa toolbar di Ask, che per anni si è arroccata in una posizione inespugnabile presso le macchine degli utenti, tanto da indurre Microsoft a bollarne alcune versioni come pericolose. Yahoo, dal canto suo, ha già provveduto a controbattere: “Ci siamo assicurati che il processo sia altamente trasparente e offra agli utenti la possibilità di scegliere”.
Gaia Bottà