Dopo tanto clamore e una battaglia legale che ha visto Amazon contestare a più riprese la decisione del Pentagono, il progetto JEDI messo in campo dal Dipartimento della Difesa statunitense per allestire la sua nuova infrastruttura cloud sembra avere ora un futuro incerto. È quanto trapela oggi attraverso le pagine del Wall Street Journal.
Il progetto JEDI in bilico: il Pentagono valuta lo stop
L’assegnazione del contratto da 10 miliardi di dollari per la realizzazione della Joint Enterprise Defense Infrastructure ha visto Microsoft uscire a testa alta dalla fase di selezione nell’ottobre 2019. L’offerta avanzata dal gruppo di Redmond è stata ritenuta più valida rispetto a quelle dei concorrenti. In gara, oltre ad Amazon, anche Google, Oracle e IBM.
Una scelta fin da subito criticata da più parti e che, a fine aprile, è stata nuovamente messa in discussione dal pronunciamento di un giudice federale. Ora nemmeno a Washington sembrano più così certi di voler portare avanti l’iniziativa, come trapela dalle parole del vice segretario Kathleen Hicks che riportiamo di seguito in forma tradotta. Non è da escludere un ennesimo rinvio o uno stop definitivo.
Dovremo valutare a che punto siamo in merito al contenzioso che va avanti sul progetto JEDI e determinare quale sia la strada migliore da percorrere per il Dipartimento.
Interpellate sulla questione, né Amazon né Microsoft hanno rilasciato commenti o dichiarazioni. Nella vicenda è stato chiamato in causa in modo diretto anche l’ex presidente Donald Trump, ritenuto responsabile di aver esercitato pressioni sui vertici del Pentagono al fine di sfavorire la società di Jeff Bezos. Come noto, tra i due ormai da tempo non corre buon sangue.