L’uomo più ricco al mondo, a capo di una delle realtà imprenditoriali più in salute a livello globale, sotto ricatto: la scorsa settimana il National Enquirer, testata d’oltreoceano controllata da American Media Inc (AMI), ha dettato a Jeff Bezos una linea di condotta da rispettare per non veder pubblicate alcune fotografie di natura privata e dal contenuto potenzialmente esplicito, scambiata tra il numero uno di Amazon e Lauren Sanchez, giornalista ed ex conduttrice da più parti ritenuta sua nuova partner.
Jeff Bezos e Lauren Sanchez: foto e ricatto
Anziché piegare il capo e accettare i termini di quanto richiesto, Bezos ha preferito rendere nota la vicenda con un lungo intervento su Medium in cui non vengono risparmiati i dettagli, puntando il dito nei confronti del tentativo di estorsione. Un post in cui si citano la vicinanza del National Enquirer e dei suoi vertici con il presidente Trump (che di recente lo ha chiamato “Jeff Bozo”), l’impegno con la testata The Washington Post acquisita nel 2013 e la volontà di non scendere a compromessi. In particolare, i vertici di AMI hanno chiesto di pubblicare sul Washington Post un comunicato in cui si afferma che l’attività dell’editore non è in alcun modo motivata o influenzata da interessi politici.
National Enquirer e Arabia Saudita
È in questo scenario che entra in scena l’Arabia Saudita. Bezos e la sua testata hanno più volte scritto di una cena alla Casa Bianca che ha visto David Pecker, CEO e presidente di American Media Inc, sedere allo stesso tavolo di Donald Trump e dei reali sauditi, poco dopo le tanto discusse elezioni 2016 che hanno portato alla vittoria del tycoon repubblicano. AMI è inoltre stata più volte oggetto di attenzioni per comportamenti ritenuti eccessivamente in linea con il volere del paese mediorientale.
Oggi interviene sulla questione il governo saudita, attraverso il Ministro degli Affari Esteri Adel al-Jubeir, che ai microfoni di CBS News afferma come l’amministrazione del paese non abbia nulla a che fare né con le accuse di interferenza nell’attività di AMI né con la richiesta di riscatto sottoposta all’attenzione di Bezos.
Il caso è esploso a poche settimane di distanza dall’ufficializzazione del divorzio con MacKenzie Tuttle, ormai ex moglie del CEO e fondatore di Amazon. Nel post dei giorni scorsi Bezos ha reso noto di aver incaricato un team di far luce sull’accaduto e sulla fonte del leak, se così lo si può chiamare. Alcune testate della stampa statunitense sostengono che i primi messaggi tra Bezos e Sanchez pubblicati il mese scorso siano stati sottratti al telefono della giornalista dal fratello Michael, amico di Roger Stone, quest’ultimo consigliere di Trump.