Jimbo Wales, la tempesta continua

Jimbo Wales, la tempesta continua

Non si placa la mareggiata che investe il fondatore di Wikipedia. Che ora deve difendersi anche da accuse di estorsione che sanno di troll
Non si placa la mareggiata che investe il fondatore di Wikipedia. Che ora deve difendersi anche da accuse di estorsione che sanno di troll

Ce l’hanno tutti con lui, povero Jimbo! Adesso alla lista dei suoi guai si è aggiunta pure l’accusa di aver chiesto una cospicua donazione di 5mila dollari a Jeff V. Merkey, un ex-dirigente Novell al centro di una serie di vicende giudiziarie con la sua vecchia azienda, per rivedere in meglio la pagina che lo riguardava su Wikipedia. Accuse rispedite al mittente, ma attorno alle quali continua il gossip in rete.

Jimbo Wales, la tempesta continua Secondo le accuse, mosse dallo stesso Merkey, Wales sarebbe intervenuto per editare e addirittura cancellare e riavviare da zero la stesura del suo profilo sull’enciclopedia libera.

Per evitare, poi, che in futuro la pagina potesse di nuovo popolarsi di contenuti non appropriati , Wales avrebbe posto la pagina sotto la sua protezione, rendendola inaccessibile per le modifiche a tutti tranne che agli administrator di Wikipedia. Il tutto dopo aver chiesto in cambio una sostanziosa offerta all’organizzazione, e a condizione di riceverla.

In seguito, Jeff V. Merkey sarebbe anche stato “bannato” dalla enciclopedia libera, a causa di una discussione in merito all’utilizzo delle donazioni ricevute dalla fondazione e al successivo rifiuto di rinnovare la propria offerta annuale per Wikipedia.

Ai commentatori , comunque, non va proprio giù l’immagine che il fondatore di Wikipedia sta dando di sé : tra carte di credito aziendali e biglietti aerei costosi, per non parlare di relazioni sentimentali con conflitto di interessi compreso nel prezzo, Jimmy Wales esce con le ossa rotte dai pettegolezzi che si diffondono online.

A sostenerlo, tuttavia, nella sua battaglia nel dichiararsi estraneo alle accuse è giunta anche Sue Gardner , a capo da qualche mese di Wikimedia (l’organizzazione che gestisce le donazioni fatte a Wikipedia), spiegando che tutte queste voci provengono dal blog di “un ex-dipendente arrabbiato”, che si limita a mettere in giro notizie prive di fondamento e non verificabili amplificate dai media e che non rendono giustizia al vero Jimbo: “È un bravo ragazzo (Wales, ndr), è davvero un bravo ragazzo, modesto e oculato” ha spiegato a CNET .

Ma se non bastassero le chiacchiere su biglietti aerei per la Corea, non bastassero i presunti depistaggi della stampa per coprire il grande capo, ecco la tegola dell’estorsione che Wales non ha esitato a bollare come “totalmente priva di significato”, liquidandola in quattro e quattr’otto.

Che queste accuse siano vere o false , forse prima o poi sarà chiamato un tribunale a deciderlo. Quello che interessa a molti wikipediani, tuttavia, è la trasparenza : una condizione irrinunciabile per garantire credibilità e autorevolezza all’enciclopedia libera.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
12 mar 2008
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