Jitsi Meet è la soluzione che la Free Software Foundation ha individuato per creare una alternativa credibile al mondo del software e dei servizi online proprietari. La fondazione è esplicita in tal senso: è questa anzitutto una bandiera che si intende fissare per far vedere a tutti che l’alternativa esiste, è praticabile, è disponibile e può servire quantomeno per mettere in luce tutte le distorsioni che i servizi chiusi possono comportare in termini di sicurezza e libertà.
La Free Software Foundation ha espresso un certo sconcerto proprio per il modo in cui in tempo di isolamento sociale a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ad avere la meglio siano stati sistemi chiusi, spesso gratuiti ma che al tempo stesso mettono in campo problemi per la sicurezza e per la privacy dell’utente. La soluzione “free software” non è emersa, soffocata dai grandi nomi che hanno fatto rapidamente incetta di quote di mercato laddove la videochiamata e la videoconferenza si imponevano rapidamente come nuove modalità standard di comunicazione.
Jitsi Meet
Spiega il direttore esecutivo FSF, John Sullivan: “La libertà di comunicare è tra le più importanti. Esercitare questa libertà online controllati da gatekeeper di software dispotici è sempre pericoloso e inaccettabile […]. Noi siamo una piccola nonprofit e non possiamo mettere a disposizione l’hosting per tutto il mondo, ma vogliamo fare la nostra parte. Offrendo un sistema di videoconferenza completo in libertà alla nostra community […] dimostriamo che è possibile fare questo tipo di comunicazione in modo etico“.
Zoom? Si sa, ha avuto grossi problemi di sicurezza mettendo a rischio la privacy degli utenti in più occasioni. Messenger Rooms? Non è criptato e non offre protezione circa la gestione dei dati personali. Google Meet, Microsoft Teams e Webex “raccolgono più dati di quanti l’utente non immagini”. La Free Software Foundation ha scelto pertanto di supportare Jitsi Meet (vedi la guida), con ogni accorgimento tale da rendere il sistema quanto più garantista possibile. Il codice sorgente è altresì disponibile, rispettando così i principi open source di fondo su cui basare il servizio.
“La FSF offre alle persone la possibilità di mantenere la propria libertà e di rimanere in contatto con gli altri al tempo stesso. Con altri servizi di solito devi sacrificare la tua libertà per poter comunicare con altre persone e mettere i tuoi dati nelle mani di organizzazioni che non conosci“: il servizio si aggiunge ad una lunga serie di opportunità che su più fronti il mondo del free software mette a disposizione per la comunicazione online.