Cinque dipendenti della Wintek Suzhou, la società che collabora con Apple per la fabbricazione di display per iPad e iPhone, a seguito dell’avvelenamento dovuto ai fumi di una sostanza particolare e nociva adoperata per velocizzare i lavori di pulizia hanno scritto una lettera indirizzato al CEO della società della mela , Steve Jobs.
A seguito dell’avvelenamento i 44 operai, nonostante il numero dei dipendenti nel corso dei mesi sia salito a 137, avevano querelato l’azienda e chiesto un risarcimento danni per il ricovero e le cure mediche alle quali avevano dovuto sottoporsi. Azienda che però non avrebbe fornito garanzie sulle future spese sanitarie relative all’ulteriore esposizione a tale sostanza.
A tale richiesta Wintek, riferendosi alla legge cinese in materia, aveva replicato agli operai che per poter usufruire di tale indennizzo avrebbero dovuto licenziarsi. Data, dunque, l’intimazione della società i dipendenti hanno deciso di inviare tale lettera, di poche righe, chiedendo aiuto a Jobs.
Dalla lettera e dalle dichiarazioni rilasciate in varie interviste, tra cui anche alla Reuters , si apprende che i cinque operai che hanno firmato la lettera, e che hanno parlato a nome dei 137 dipendenti Wintek ricoverati nei mesi scorsi, sono molto preoccupati perché soggetti tuttora a sintomi legati all’intossicazione , e perché tale problema interesserebbe ancora oggi nuovi operai. I dipendenti dichiarano di non poter sostenere il costo per nuovi trattamenti e che i dirigenti Wintek si sarebbero rifiutati di corrispondere altri risarcimenti o di fornire una copertura danni per questo tipo di vicende.
“Da quando quella sostanza, l’esano, è stata utilizzata – si legge nella lettera – i profitti mensili di Apple e Wintek sono aumentati di decine di milioni ogni mese” ma il risultato nella vita dei lavoratori, sottolineano le righe dei dipendenti, ha avuto effetti spiacevoli sulle loro condizioni di salute. I lavoratori, spiega la lettera, sarebbero affetti da torpore alle mani e ai piedi, debolezza agli arti e difficoltà di riposo durante la notte.
Intanto, la società incriminata ha dichiarato di aver utilizzato tale sostanza chimica, dato che essa evaporava più velocemente dell’alcool e dunque velocizzava la produzione dei display touch, ma dopo che era stata accertata la nocività di tale prodotto avrebbe smesso di utilizzarlo .
Stessa dichiarazione è stata fornita dalla Apple che ha sostenuto di aver richiesto a Wintek di tornare ad utilizzare l’alcool. Proprio qualche settimana fa, inoltre, Apple aveva trattato il problema nel report Supplier Responsability , una attestazione dunque che la società della mela aveva seguito da vicino i problemi legati alle condizioni lavorative degli operai cinesi, concludendo che le dichiarazioni dei dipendenti non erano del tutto veritiere dato che non corrispondevano a quanto emerso dalla relazione.
Sull’argomento è intervenuto un patologo chimico dell’università di Hong Kong, Lam Ching-wan, che ha dichiarato che l’esposizione quotidiana all’ n-esano può causare danni ai nervi anche a lungo termine e irreversibili. “Non siamo in grado di far fronte alle spese mediche di un trattamento in futuro”, ha inoltre ribadito un lavoratore dell’impianto di Wintek, Guo Ruiqiang, che sta soffrendo ancora di sintomi residui dell’avvelenamento. “Possiamo solo stare in fabbrica e vedere cosa succede” conclude, affermando di sentirsi indifeso nonostante la gravità della situazione.
Probabilmente a causa di questa vicenda, il titolo Wintek ha fatto registrare una sostanziosa flessione in Borsa: a pesare le voci che vorrebbero Apple intenzionata a tagliare i ponti proprio per questioni di immagine legate a questa faccenda.
Raffaella Gargiulo