“Non siamo perfetti. I cellulari non sono perfetti. Vogliamo che tutti i nostri utenti siano soddisfatti”. Così ha parlato il CEO di Apple Steve Jobs, nel corso di una recente conferenza stampa tenutasi presso il quartier generale a Cupertino. Sulle prime, un’ammissione di quasi colpevolezza, a cercare la quiete dopo la tempesta di critiche legate all’antenna del nuovo Melafonino, iPhone 4.
“Si tratta di una sfida che tutta l’industria deve affrontare – ha spiegato il CEO della Mela – Da parte nostra c’è il massimo impegno, ma ogni dispositivo cellulare ha i suoi punti deboli”. Per Jobs non esisterebbe dunque alcun antennagate , descritto a tinte fosche da una parte della stampa di settore. L’eco delle speculazioni sarebbe stata incredibilmente sproporzionata.
“Apple è in circolazione da 34 anni – ha continuato Jobs – Non abbiamo forse guadagnato quella credibilità sufficiente a garantirci il beneficio del dubbio? Sulle nostre motivazioni, sul fatto che siamo sicuri di risolvere questo problema, che ci prenderemo cura dei nostri utenti. Credo che i nostri utenti si fidino”. Una fiducia non dimostrata da una parte della stampa, almeno secondo il CEO di Apple.
E Jobs ha passato buona parte del tempo a disposizione per la sua conferenza a dimostrare quanto siano generalizzati problemi come quello relativo all’improvvisa caduta del segnale. Difetti che caratterizzerebbero l’intera industria, non solo iPhone 4. Come dimostrato da alcuni video proiettati a Cupertino, che hanno messo in evidenza analoghi problemi di ricezione legati al BlackBerry Bold 9700 e a HTC Droid Eris .
Una dimostrazione che pare non essere piaciuta affatto a competitor come RIM e Nokia. Il produttore canadese ha infatti parlato di vera e propria propaganda da parte di Apple, definendo inaccettabile il suo tentativo di trascinare concorrenti in una debacle personale . L’intento della Mela sarebbe quello di distogliere l’attenzione dai propri problemi.
“Una cosa è sicura – hanno spiegato in un post i due CEO di RIM, Mike Lazaridis e Jim Balsillie – i nostri clienti non hanno affatto bisogno di utilizzare una custodia per mantenere una connettività corretta”. E infatti di custodie ha parlato Steve Jobs, sperando che queste siano sufficienti a limare gli effetti del problema di ricezione di iPhone 4.
La proposta è questa : tutti coloro che hanno già acquistato un esemplare del nuovo Melafonino potranno richiedere una custodia gratuita entro il prossimo 30 settembre . Una data che potrebbe anche estendersi (che ci sia una revisione, un iPhone 4.1, in via di costruzione?), attualmente valida come termine ultimo per il rimborso dell’intero dispositivo. Posto che un qualsivoglia utente non abbia la minima intenzione di tenersi uno smartphone obbligato alla custodia.
Ma i numeri presentati da Jobs non farebbero pensare ad una così grave situazione. Solo lo 0,55 per cento degli utenti della Mela si sarebbe rivolto ai servizi di AppleCare a causa dell’antenna. Una cifra che tuttavia non comprende quegli utenti che potrebbero invece essersi rivolti ai vari Genius Bar nei punti vendita ufficiali.
Ancora, sarebbe pari all’1,7 per cento il tasso di restituzione di iPhone 4, a fronte di un 6 per cento riscontrato per iPhone 3GS durante lo stesso periodo circa un anno fa. E Jobs ha parlato della raccolta proprio di questi dati come il motivo principale del presunto ritardo con cui la Mela avrebbe risposto ufficialmente a lamentele e segnalazioni.
Nel frattempo, gli occhi esperti degli analisti di AnandTech si sono ancora posati sul device della Mela, precisamente sul recente aggiornamento del firmware iOS 4.0.1 (e la beta per gli sviluppatori 4.1). E sono state due le conclusioni tratte: la prima è che il cambio di grafica che mostra tacche più alte sarebbe un’interessante tentativo di Apple di “suggestionare” i clienti rispetto alla effettiva efficienza del dispositivo. La seconda è che un reale cambio di valutazione del segnale da parte del software c’è stata, e che ora l’algoritmo che calcola le tacche da mostrare sarebbe più lineare e più realistico (“onesto”) del precedente.
A seguire, è stato identificato il peggior caso possibile di perdita del segnale, come un’attenuazione di 24dB (il 3GS faceva registrare una caduta di poco più di 14dB) qualora il device venga impugnato saldamente con la mano sinistra. Mentre c’è chi ha sottolineato come Apple si sia attivata presso i suoi assemblatori asiatici per porre un rimedio hardware al problema.
L’idea sarebbe quella di isolare meglio dall’interno le antenne perimetrali dello smartphone made in Cupertino . Che potrebbe quindi sbarcare sul mercato italiano in versione già riveduta e corretta. Secondo alcuni osservatori, basterà controllare la settimana di produzione all’interno del codice seriale stampato sull’etichetta posta sul retro della confezione. Secondo altri, occorrerà attendere l’autunno per vedere questa correzione hardware in circolazione.
In conclusione, il CEO Apple ha comunque provato a mettere il punto alla vicenda: “Sapevamo che, tenuto il device in un certo modo, le tacche sarebbero scomparse, un po’ come accade in ogni altro smartphone – ha chiosato Jobs – Non credevamo questo costituisse un così grande problema. Vogliamo che tutti i nostri utenti siano soddisfatti. E se voi non sapete questo di Apple, allora non conoscete Apple”.
Mauro Vecchio