Cos’è stato il 2020 per il mondo del lavoro? E cosa sarà pertanto il 2021, sia nell’ottica della depressione passata che in proiezione al rilancio che verrà? A queste domande non dovrà soltanto trovare risposta Mario Draghi una volta insediatosi a Palazzo Chigi, ma vi si trovano i primi indizi anche nel report Jobs on the Rise 2021 Italia firmato da LinkedIn sulla base delle evidenze registrate sul proprio social network.
Jobs on the Rise 2021 Italia
La fotografia di quanto accaduto è anzitutto nelle parole del Country Manager Marcello Albergoni:
Nonostante il COVID-19 abbia stravolto molti ambiti lavorativi, ha anche alimentato l’emergere di ruoli professionali la cui domanda è in crescita, e ciò ha offerto alle persone nuove opportunità nell’immediato. Stiamo osservando una crescita costante in alcuni settori specifici come quello dell’istruzione, della medicina specializzata, del marketing digitale e dei servizi creativi, ma anche un aumento dei professionisti nel campo del supporto clienti e del tecnologico. La pandemia ha innegabilmente spinto le aziende a innovare, e al contempo trovare nuovi modi per offrire servizi ai propri clienti. Il 2021 sarà senza dubbio un anno di forti cambiamenti, nel quale ci aspettiamo anche un’importante attenzione allo sviluppo delle competenze, una mentalità positiva e una dose di fiducia in se stessi. In questo scenario è evidente che ci sono ruoli da conquistare e nuove imprese da avviare.
LinkedIn, in particolare, offre un elenco di 15 ambiti entro i quali si annidano le maggiori opportunità del momento:
- istruzione
- medici specializzati
- esperti di digital marketing
“La pandemia ha spinto molte aziende a ridefinire il proprio approccio commerciale e a investire in una forte presenza digitale. Ne è conseguita un’alta richiesta di esperti di digital marketing e social media manager da parte di una gamma diversificata di aziende, dai produttori di attrezzature per il settore farmaceutico ai colossi dell’e-commerce, come Amazon“ - servizi creativi
“I settori creativi in Italia sono sempre stati considerati propulsori della crescita economica e dell’espressione culturale. Sebbene sia ovvio che la pandemia da COVID-19 abbia avuto un forte impatto sui settori creativi, con una riduzione del relativo budget, le aziende si sono rivolte a freelance creativi, da scrittori ad addetti al montaggio video, per lavorare a progetto con agilità. Gli scrittori, in particolare, sono aumentati del 74% tra il 2019 e il 2020, a seguito di un incremento della domanda da parte di aziende che volevano rafforzare la propria presenza digitale con contenuti di alta qualità“ - supporto clienti
- settore tecnologico
“Questa categoria è una delle principali tipologie lavorative “a prova di pandemia”, come già detto in precedenza, con una crescita costante anno dopo anno. Tuttavia, l’incremento del 49% registrato nel 2020 può anche essere legato alla digitalizzazione di molte aziende in tutto il Paese per via dell’imponente passaggio allo smart working per milioni di dipendenti. Questo è probabilmente il motivo principale per cui i professionisti dell’assistenza e della sicurezza informatica sono stati tra i più assunti nel 2020. La categoria Tech ha registrato il più alto numero di assunzioni maschili nel 2020, con l’89% dei ruoli di Cyber Security Manager e Game Developer occupati da uomini.” - settore assicurativo
- settore farmaceutico e della ricerca
- personale sanitario
- e-commerce
“Per soddisfare l’impennata della domanda di prodotti online dovuta alla pandemia, le aziende hanno assunto migliaia di professionisti dell’e-commerce, dagli addetti alla logistica fino agli esperti di marketing online, per far arrivare i loro prodotti nelle mani dei clienti. Le assunzioni per questi ruoli sono aumentate del 51% rispetto all’anno precedente. Le professioni principali che si sono riversate in questo settore sono barman, cameriere, commerciale e manager di punti vendita, probabilmente provenienti da tutti i bar, ristoranti e negozi che hanno dovuto chiudere durante il lockdown“ - freelance esperti di contenuti digitali
“Poiché la pandemia globale ha avuto come effetto anche la chiusura di molti uffici, le aziende hanno tramutato questo inconveniente in un’opportunità rivolgendosi a talenti residenti in località diverse dalla loro. Hanno quindi sfruttato le competenze dei freelance esperti di contenuti digitali per raggiungere i clienti in modi nuovi, grazie a creatori di podcast e blogger, con un conseguente aumento delle assunzioni di queste figure professionali. Complessivamente, nel 2020 questa categoria ha registrato un incremento pari al 72%, con giornalisti e commerciali che si sono convertiti a nuove professioni legate alla creazione di contenuti digitali, ad esempio blogger“ - immobiliare
- finanza
- sviluppo aziendale e vendite
“I trend dei consumatori stanno cambiando, ad esempio abbiamo assistito a un aumento del 350% delle transazioni digitali. Di conseguenza, per poter crescere e sopravvivere, le aziende si sono dovute adattare a questo ambiente commerciale in continua evoluzione“ - notizie e giornalismo
Il 2020 è un anno di svolta e cambiamento: dietro ad ogni cambiamento ci sono grandi rischi ed enormi opportunità, entrambi parte di quel fenomeno che nel tempo si è imparato a caratterizzare come “selezione naturale”. Il lavoro fa parte di questo tipo di evoluzione, aprendo spiragli precedentemente inaccessibili e chiudendo strade precedentemente comode e trafficate. L’ineluttabilità dei fatti va affrontata avendo chiaro in mente cosa significhi tutto ciò per la propria posizione attuale e per quella che potrà venire: LinkedIn non fa altro che fotografare questi trend, indicando gli strumenti utili per avviare il proprio percorso nella giusta direzione.