Trascorsi solo pochi giorni dal ban definitivo di Trump da Twitter, il successore Joe Biden prepara i propri account sulla piattaforma in vista dell’ormai imminente insediamento alla Casa Bianca: inaugurato l’account @PresElectBiden. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo conta già oltre 400.000 follower.
@PresElectBiden sarà l’account Twitter di Biden
L’account ufficiale del Presidente USA sul social è e rimarrà @POTUS, al momento ancora nelle mani di Trump, ma a breve ereditato da Biden. I suoi 33,3 milioni di follower non saranno però automaticamente trasferiti con il passaggio di consegne: Twitter ha fatto sapere nelle scorse settimane che sottoporrà la decisione agli utenti, liberi di continuare a seguire il profilo o di abbandonarlo. Una scelta che ha fatto storcere il naso nell’entourage del candidato democratico neoeletto. Questo il primo post di @PresElectBiden.
Gente, questo sarà l’account per i miei impegni ufficiali da Presidente. Alle 12:01 del 20 gennaio diventerà @POTUS. Fino ad allora userò @JoeBiden. E intanto che siete qui, seguite @FLOTUSBiden @SenKamalaHarris, #SecondGentleman e @Transition46.
Folks — This will be the account for my official duties as President. At 12:01 PM on January 20th, it will become @POTUS. Until then, I'll be using @JoeBiden. And while you're here, follow @FLOTUSBiden @SenKamalaHarris @SecondGentleman and @Transition46.
— President Biden (@POTUS) January 15, 2021
@POTUS non sarà l’unico account interessato dalla transizione: avverrà lo stesso con @WhiteHouse e @LaCasaBlanca (Casa Bianca), @VP (Vice Presidente), @FLOTUS (first lady), @PressSec (portavoce dell’amministrazione) e @Cabinet (Gabinetto degli Stati Uniti d’America).
Mai come a questo giro la campagna elettorale e il post-elezione sono stati vissuti sui social network, complice anche la pandemia. Le piattaforme online e le applicazioni mobile sono diventate protagoniste, spesso in negativo, anche dei fatti delle ultime settimane: da Parler a Zello e MeWe, una parte non indifferente dei sostenitori pro-Trump più radicali, delusi dall’esito delle urne, si è rivolta a lidi online meno noti per organizzare proteste purtroppo talvolta sfociate in violenze.