Joystick vibranti: è scontro

Joystick vibranti: è scontro

Immersion rivendica la paternità della tecnologia e minaccia cause miliardarie a Sony e Microsoft. Ma sulle vibrazioni pesa la scomunica dei medici. Il caso
Immersion rivendica la paternità della tecnologia e minaccia cause miliardarie a Sony e Microsoft. Ma sulle vibrazioni pesa la scomunica dei medici. Il caso


San Francisco (USA) – È una delle tecnologie più amate dai videogiocatori e, dopo essere finita nel mirino dei medici, torna ora alla ribalta per la contesa giudiziaria sulla sua paternità: è il sistema di force feedback , quello che consente a joystick e pad di comando di “vibrare” e “reagire” in modo interattivo nel corso del videogame.

Il sistema viene ampiamente utilizzato sulla stragrande maggioranza dei videogiochi di ultima generazione perché consente di simulare situazioni, come la resistenza di un volante nel compiere una curva, che completano l’esperienza di gioco.

A rivendicare il possesso di questa tecnologia è stata Immersion , celeberrima azienda del settore, che ora accusa due colossi del calibro di Microsoft e Sony di aver fin qui utilizzato quel sistema per i propri controller di gioco senza riconoscere ad Immersion le dovute royalty. L’azienda sostiene apertamente che i due colossi, che oggi si contendono il mercato delle console, hanno violato i suoi brevetti.

“Lo sviluppo e l’affidamento in licenza delle nostre tecnologie haptic – ha spiegato il chairman di Immersion Bob O’Malley – sono alla base del nostro business”. Dal 1993 Immersion realizza device di gioco avanzati e su questi e altri sistemi dispone di 150 brevetti. O’Malley ha spiegato di aver cercato un accordo con Sony e Microsoft ma di aver capito che l’unica via per vedere riconosciuti i propri diritti è quella giudiziaria.

Il momento è topico per queste periferiche di gioco. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, una lettera pubblicata dal British Journal redatta da autorevoli esponenti della classe medica britannica ha accusato il force feedback di provocare importanti danni alla salute in caso di utilizzo estensivo, cioè oltre i limiti consigliati dalle case che distribuiscono prodotti di questo tipo. Nelle scorse ore Sony ha affermato di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione di problemi di salute legati all’uso di questi strumenti e ha sottolineato come “chi legge i manuali vedrà che ci sono già numerose indicazioni sull’uso”.

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Pubblicato il
15 feb 2002
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