Stando ai documenti ottenuti dal quotidiano australiano Sydney Morning Herald , in base alle possibilità offerte dalla legge statunitense Freedom of Information Act , i vertici militari a stelle e strisce avrebbero incluso il founder di Wikileaks Julian Assange tra i cosiddetti nemici dello stato . Come la rete terroristica Al-Qaida e i Talebani.
Stando ai documenti ottenuti dalla redazione australiana, soldati e ufficiali dell’esercito statunitense non sono autorizzati a contattare in nessuna modalità i rappresentanti del sito delle soffiate. Si rischiano accuse pesantissime, come “comunicazione con il nemico”, un crimine militare che può portare ad una condanna a morte .
Dall’ambasciata ecuadoregna a Londra, Assange ha invocato la fine delle ostilità nei confronti di Wikileaks, così come dei suoi rappresentanti e soprattutto delle sue fonti, una su tutte l’ex-soldato Bradley Manning. Lo stesso founder ha accusato il Presidente statunitense Barack Obama di aver sfruttato la recente rivolta araba per guadagnare consensi elettorali . ( M.V. )