Intel ha svelato la settima generazione di CPU Core , chip basati sulla microarchitettura Kaby Lake che segnano un importante punto di passaggio per la storia dell’azienda statunitense e anche per l’interno mercato dei sistemi x86. Le parole d’ordine delle “nuove esperienze” prendono il posto delle specifiche tecniche e della pura potenza, anche se le novità architetturali di rilievo non mancano.
Il fatto è noto da tempo: Chipzilla ha incontrato difficoltà significative nell’adozione del nuovo processo produttivo a 10 nanometri, ragion per cui lo “step” Kaby Lake rappresenta l’ abbandono della tradizionale politica del tick-tock e viene ancora una volta realizzato sul nodo già impiegato per la sesta generazione, Skylake (14nm).
Anche il marketing si è adeguato al nuovo stato delle cose, e ora Intel descrive i chip Kaby Lake come ideali per godere della “Internet immersiva”, lo streaming multiplo di flussi video in Ultra HD/4K, i video a 360 gradi, le applicazioni di realtà virtuale e/o aumentata e tutto quanto.
Intel unveils new 7th Gen Intel Core processors, built for the immersive
internet https://t.co/tlladNQY4P pic.twitter.com/u5OMDnPDaG– Intel Official News (@intelnews) 30 agosto 2016
Kaby Lake migliora il supporto alle tecnologie biometriche quali Windows Hello, ed è un’architettura che Intel descrive come caratterizzata da miglioramenti sostanziali sul fronte dell’ efficienza energetica : la settima generazione di CPU Core è 10 volte più efficiente rispetto alla prima, spiega la corporation, con performance superiori – rispetto a Skylake – del 19 per cento nella navigazione Web e del 12 per cento con le applicazioni di produttività.
La vocazione all’efficienza energetica fanno di Kaby Lake un prodotto ideale per essere integrato nei sistemi ultraportatili e dei convertibili 2-in-1 , e non a caso i chip ufficialmente presentati includono CPU Core i7, i5 e i3 serie U per laptop e i Core “M” della serie Y.
Le specifiche sono calmierate ma, diversamente dal passato, includono in tutti i casi una configurazione con due core fisici e quattro thread gestiti in contemporanea grazie all’Hyperthreading. I sistemi basati su Kaby Lake usciranno nel prossimi mesi, mentre per le CPU desktop occorrerà attendere ancora.
Alfonso Maruccia