Mentre ci chiediamo se Kamala Harris adotterà una politica sulle criptovalute prima delle elezioni, nella sua prima dichiarazione pubblica crypto friendly, ha affermato di voler perseguire l’obiettivo di primato degli Stati Uniti nella Blockchain. Una notizia importante che la pone in una posizione favorevole nei confronti degli asset digitali.
Investiremo nella biofabbricazione e nell’aerospaziale, rimarremo dominanti nell’intelligenza artificiale e nell’informatica quantistica, nella blockchain e in altre tecnologie emergenti. Amplieremo il nostro vantaggio nell’innovazione e nella produzione di energia pulita.
Questo è quanto ha affermato durante il suo discorso all’Economic Club di Pittsburgh ieri, 25 settembre 2024. Un’affermazione importante che definisce quali saranno le linee strategiche dalla sua eventuale presidenza e per tutto il suo mandato. Il fatto che gli Stati Uniti possano diventare un primato nella Blockchain, secondo la Harris, è ben fondato su ciò che già ora il Paese sta facendo:
La prossima generazione di innovazioni, dalle batterie avanzate alla geotermia al nucleare avanzato, non sono solo inventate, ma costruite qui in America da lavoratori americani.
Kamala Harris, blockchain e criptovalute: cosa possiamo aspettarci
A seguito dell’ultima dichiarazione di Kamala Harris nei confronti della Blockchain, cosa possiamo aspettarci sui temi crypto e asset digitali? Da un lato emerge una certa determinazione a favore di questo mercato e di queste tecnologie che sono comunque in crescita per diffusione e adozione.
Da un altro lato rimane sempre vigile una certa prudenza. Questo per l’attenzione che la Harris mette nella tutela dei consumatori. Nel suo piano economico ha infatti pubblicato che “incoraggerà tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e le attività digitali, proteggendo al contempo i nostri consumatori e investitori“.
In conclusione, possiamo dire che Kamala Harris sta mostrando una certa attenzione nei confronti delle nuove tecnologie insieme a Blockchain e criptovalute. Questo nell’ottica di garantire agli Stati Uniti un primato importante nei confronti dei Paesi rivali. Con rivali la Harris intende dire che “l’America, non la Cina, vinca la competizione per il 21° secolo“.