Ti metti in tasca un “sasso” hi-tech, navighi in 4G e potenzialmente puoi farlo gratis. Questione di Karma . L’ azienda a stelle e strisce omonima intende offrire, per il momento nelle 80 maggiori città statunitensi, banda 4G gratis (o quasi). Con un modem da 69 dollari da portare in giro si diventa parte di una rete che dovrebbe incorporare quanti più hotspot possibili: questi sono collegati alla rete Clearwire con tariffe da 14 dollari per ogni gigabyte di dati utilizzati , un prezzo competitivo rispetto per esempio ai 50 dollari per gigabyte delle nuove tariffe Verizon.
Karma non impone costi minimi o abbonamenti mensili . Unica condizione: rendere il proprio hotspot una rete aperta , da condividere con altri utenti “a portata di segnale”.
Funziona così. L’utente che compra il suo modem se lo porta dietro, e lo utilizza come proprio punto di connessione alla Rete: si collega via WiFi e naviga, alle tariffe indicate prima, sfruttando una connessione 4G – ideale per smartphone non recentissimi, tablet, laptop ecc. Se qualcun altro passa nel raggio di azione dell’hotspot vedrà a sua volta una rete WiFi a cui collegarsi: attraverso questo collegamento potrà autenticarsi (tramite account Facebook) e ottenere 100MB di navigazione gratuita, oppure optare per pagare una quantità di dati ulteriore alla stessa tariffa del proprietario dell’hotspot.
Il resto è karma: se cedi 100 mega a qualcuno ottiene 100 mega in cambio, gratis. E non ci sono costi minimi, ovvero se si utilizzano solo 200 mega in un mese si pagano quei 200 e basta: una bella differenza rispetto ai pagamenti anticipati degli operatori, che di solito prezzano in modo esorbitante 1 gigabyte che la maggior parte degli utenti non utilizza neppure del tutto (la media degli utenti che navigano via cellulare è di un paio di centinaia di megabyte al mese).
Si tratta dell’esordio a stelle e strisce dell’esperimento di social telecom già condotto in Europa da FON , l’ organizzazione nata in Spagna nel 2005 con l’obiettivo di creare un’enorme rete di connettività basata sulla condivisione della banda larga via wireless.
Claudio Tamburrino