Qual è il rapporto tra gli italiani e i dispositivi della smart home? Tra le domande poste nell’ultima indagine condotta da Kaspersky c’è anche quella sull’utilizzo dei device che concorrono alla formazione della casa domotica e, allo stesso tempo, sul senso di responsabilità della loro sicurezza. Dall’inchiesta emerge come il 42% degli italiani si senta responsabile della cybersecurity, mentre il 44% si preoccupa di fare il possibile per aumentare il loro livello di protezione.
Quasi 1 italiano su 2 si sente responsabile della protezione dei dispositivi intelligenti
Il settore della smart home sta vivendo un periodo di forte crescita, come avevano suggerito le precedenti previsioni degli analisti di mercato. Sugli scudi sia i sistemi di sicurezza intelligenti che le serrature smart, per un volume d’affari che a livello mondiale dovrebbe raggiungere rispettivamente i 106 miliardi e 13 miliardi di dollari entro il 2030.
Di pari passo cresce però anche il timore che i gadget smart possano essere hackerati. Le preoccupazioni maggiori riguardano porte, serrature smart e telecamere connesse a Internet, oltre a tutti gli altri sistemi di monitoraggio domestico oggi disponibili. In Italia, ad esempio, il 40% degli intervistati si dice preoccupato che il sistema di telecamere connesso alla rete Wi-Fi o il router stesso possano essere utilizzati da malintenzionati per spiarli dentro le loro case.
In termini percentuali, la preoccupazione nei confronti della sicurezza dei sistemi di monitoraggio domestico raggiunge percentuali molto elevate: il 15% ammette di essere “molto preoccupato”, il 30% è “preoccupato”, mentre un altro 28% si dice “un po’ preoccupato”. Se sommiamo ciascuna percentuale, osserviamo che il 73% degli italiani è preoccupato per i sistemi di monitoraggio domestico, su tutte le telecamere smart per monitorare bambini e animali domestici quando si è fuori casa. A destare invece meno timore sono l’illuminazione smart, i sistemi di controllo del clima e i robot aspirapolvere connessi a Internet.
Marina Titova, VP Consumer Product Marketing di Kaspersky, ha evidenziato che dall’indagine condotta di recente emerga in maniera chiara come le “buone abitudini digitali siano più diffuse tra i Millennial”. La sua previsione è che nei prossimi anni i provider di servizi Internet e i produttori di dispositivi IoT presteranno sempre più attenzione nei confronti della cybersecurity, integrando funzioni di sicurezza già nella loro offerta per venire così incontro alle esigenze dei singoli consumatori.
Come proteggere i propri dispositivi smart: i consigli di Kaspersky
Gli esperti di Kaspersky, alla luce di quanto emerso dall’ultimo report, offrono tutta una serie di utili suggerimenti per proteggere i propri dispositivi della smart home:
- acquistare dispositivi per la smart home nuovi, quelli di seconda mano potrebbero avere il firmware modificato rendendo così più
- semplice un controllo da remoto da parte di un malintenzionato;
- modificare la password predefinita con una sicura e da aggiornare poi con regolare frequenza
- installare tutti gli aggiornamenti rilasciati dagli sviluppatori
- usare una piattaforma di sicurezza affidabile per la protezione dell’intera smart home
Ad oggi, la migliore soluzione per proteggere i dispositivi che concorrono alla formazione della casa domotica è la piattaforma Kaspersky, che di recente ha operato un importante rebranding qui in Italia presentando i nuovi piani Standard, Plus e Premium. Proprio in questi giorni è attiva una promo che ti consente di risparmiare il 44% per il primo anno, qualunque piano tu scelga di sottoscrivere.