Sono molti coloro che, negli Stati Uniti, stanno vedendo comparire sui loro computer il software di UltraAV, senza averlo scelto, né scaricato o installato. Il motivo è da ricercare nell’addio al mercato d’oltroceano da parte di Kaspersky, imposto a fine giugno da Washington. Di fatto, gli utenti del celebre antivirus sviluppato in Russia stanno effettuando la transizione automatica (e inconsapevole) all’alternativa Made in USA.
UltraAV sostituisce Kaspersky, in automatico
L’applicazione è gestita da Pango Group, realtà fondata nel 2018 e con sede a Boston. Questo toglie di mezzo i timori legati alla cybersecurity che hanno condotto al ban.
Va precisato che il pacchetto completo include una VPN (UltraVPN), fornita però da un’entità separata e basata a Panama, dunque non obbligata a sottostare al volere delle alleanze Five Eyes e Fourteen Eyes Alliance che vedono al loro interno la presenza degli Stati Uniti, dunque in grado di assicurare un adeguato livello di tutela della privacy.
Il chiarimento di quanto sta accadendo arriva direttamente dal sito ufficiale di UltraAV, che sulla homepage e in una sezione dedicata ha pubblicato alcune informazioni a riguardo. Si tratta di una transizione gratuita e automatica, per tutti, sia sui computer con sistema operativo Windows sia su macOS. Il costo dell’abbonamento al servizio rimarrà invariato rispetto a quello di Kaspersky, indipendentemente dalla formula sottoscritta, mensile o annuale.
Comunicazione non ottimale e dubbi sull’efficacia
Se fin qui ci siamo concentrati sulla spiegazione di quanto sta succedendo, vale la pena accennare anche allo smarrimento che ha colpito molti utenti, frutto di una comunicazione non ottimale del cambiamento in atto. In tanti si sono ritrovati un software completamente sconosciuto sul PC, all’improvviso.
Inoltre, come segnalato in alcune discussioni online (ne prendiamo una di esempio su Reddit), l’efficacia dell’antivirus scelto per rimpiazzare quello di Kaspersky da più parti non è ritenuta soddisfacente, soprattutto per il gran numero di falsi positivi generati in fase di scansione.
Al momento, non è possibile fare riferimento a recensioni o test condotti da realtà indipendenti e affidabili come AV-TEST o AV-Comparatives. Nessuno dei due portali riporta le schede di UltraAV.