KDE Community è tornata ad aggiornare il suo famoso desktop environment per Linux, giunto alla versione 4.4.0. Questa è la seconda versione del software, dopo la minor release 4.3.5 , ad adottare il nuovo brand KDE Software Compilation , frutto delle nuove strategie di repositioning annunciate lo scorso novembre dal KDE Marketing Team.
Con il nome Software Compilation i responsabili di KDE hanno voluto evidenziare come il K Desktop Environment sia ormai solo uno dei moltissimi componenti che fanno parte di questo ambiente. Per dirla alla maniera di Staurt Jarvis, a capo del marketing di KDE Community, “KDE non è più un software creato dalla gente, ma gente che crea software”.
“L’identità di KDE è passata dall’essere semplicemente desktop environment al rappresentare una comunità globale che crea un’eccezionale corpo di software liberi concepiti per essere utilizzati dalla gente ovunque”, si legge nel comunicato rilasciato in occasione del rebrand.
Come le versioni precedenti, l’ultima delle quali, la 4.3 , venne rilasciata lo scorso agosto, KDE 4.4 porta con sé una innumerevole quantità di cambiamenti e bug fix: stando al sistema di bug-tracking di KDE, la nuova versione 4.4 corregge quasi 7.300 bug e implementa oltre 1.430 miglioramenti e nuove funzionalità.
Le novità di KDE 4.4 spaziano dall’introduzione di decine di nuovi plugin per Plasma Desktop al debutto dell’interfaccia Plasma Netbook per i sistemi ultraportatili, passando per l’implementazione di nuove funzionalità per il desktop semantico e i social network, l’aggiunta del nuovo programma di gestione dei blog Blogilo e l’inserimento in KGet di un sistema di controllo automatico delle firme digitali. Un riassunto delle principali novità di KDE 4.4 viene fornito nel comunicato ufficiale , qui tradotto in italiano da KDE Italia .
Con l’occasione KDE Community ha anche rinnovato il layout grafico di KDE.org , ora più sobrio e funzionale.
KDE 4.4.0 può essere scaricato manualmente da questa pagina , od ottenuto attraverso i repository dedicati alle varie distribuzioni Linux.
Alessandro Del Rosso