KDE e The Document Foundation , la fondazione formata a settembre con lo scopo di fungere da base legale per la fork LibreOffice di OpenOffice.org passata ad Oracle, sono diventate membri di Open Invention Network (OIN), l’ associazione che riunisce aziende e soggetti coinvolti a vario titolo con il software libero e open source.
Si tratta di una vasta coalizione che spazia da Sony a IBM, passando per Novell e RedHat, e che si pone come obiettivo fare da scudo per cause legate a presunte violazioni della proprietà intellettuale in ambito di software open source. Unendosi ad essa The Document Foundation spera dunque di proteggere LibreOffice da eventuali attacchi brevettuali . Allo stesso modo la community KDE ha detto che “questo sviluppo fornisce una ulteriore condizione di sicurezza rispetto ai rischi che il Free Software oggi è costretto ad affrontare per i brevetti”.
Sotto il cappello OIN, insomma, si riuniscono i protagonisti open che ritengono necessario dotarsi di armi legali per sventare gli attacchi esterni: l’esperienza fatta in seguito all’acquisizione di Sun Microsystem da parte di Oracle, nonché le dibattute strategie brevettuali di Microsoft rispetto all’open source e la solo parziale evoluzione nella disciplina brevettuale statunitense portata dalla decisione Bilski della Corte Suprema, hanno portato l’ambiente open source a guardare con sempre maggior interesse a possibili strategie di difesa.
E in questo può svolgere un ruolo importante OIN, un gruppo che raccoglie proprietà intellettuale e la mette a disposizione dei suoi membri gratuitamente. E che, a differenza di un patent troll, la usa in soccorso delle aziende del mondo open source . Recentemente si è unita ad essa anche Mozilla, in qualità di licenziatario.
Claudio Tamburrino