Ricerca parole chiave: come fare keyword research e migliori tool
Quando si inizia a studiare la SEO (Search Engine Optimization) uno dei primi temi in cui ci si imbatte è la keyword research, ossia la ricerca di parole chiave. Comprenderla rappresenta uno step fondamentale al fine di migliorare il processo di ottimizzazione per i motori di ricerca.
È altrettanto importante conoscere i cosiddetti keyword research tool, ossia gli strumenti con cui finalizzare la ricerca di keyword. In questa nuova guida spiegheremo perché è fondamentale effettuarla e quali step seguire, oltre a presentare un elenco esaustivo dei migliori tool per la KW research.
- Cosa sono le parole chiave e perché sono importanti
- Come fare la keyword research
- I migliori tool per fare ricerca parole chiave
- 1. Semrush
- 2. Ahrefs
- 3. Ubersuggest
- 4. SEOZoom
- 5. AnswerThePublic
- 6. Moz
- I migliori strumenti per fare ricerca keyword gratis
- 1. Keyword Planner (Google ADS)
- 2. Google Trends
- 3. Keyword.io
- 4. Keyword Shitter 2
- 5. Google Search Console
- Conclusioni
Cosa sono le parole chiave e perché sono importanti
Il significato del termine “keywords" è “parole chiave": esse non sono altro che i termini che gli utenti usano per fare una ricerca su Google o su un altro motore di ricerca. Ne esistono di due tipi: keyword e query. Il termine keyword si riferisce a una ricerca generica, vale a dire a una singola parola. Il concetto di query, invece, indica un insieme di parole chiave che vanno a formare una frase e a esprimere uno specifico concetto.
Perché sono importanti? La conoscenza di esse è indispensabile per rendere maggiormente visibile il brand, ma anche per individuare il pubblico più adatto alla propria attività online. La keyword research, inoltre, è importante anche per avere una panoramica chiara dei competitor.
Il processo di ricerca delle parole chiave è fondamentale tanto per la scrittura dei contenuti quanto per la struttura stessa del sito web. Non va poi dimenticata la tecnica del Link Building, ancora oggi tra le più importanti per posizionare il proprio sito web ai primi posti della SERP (Search Engine Results Pages).
Come fare la keyword research
La maggior parte delle persone commette l’errore di buttarsi a capofitto sugli strumenti sviluppati appositamente per la ricerca di parole chiave, senza prima analizzare il sito web in questione e quali possono essere gli interessi dei clienti. Può sembrare un lavoro banale, in realtà è l’esatto contrario: si tratta infatti di un processo indispensabile per procedere con una keyword research efficace.
Prima di pensare alla ricerca di parole chiave, dunque, occorre svolgere un’indagine conoscitiva del sito e delle richieste del cliente. Più nello specifico, si tratta di un lavoro che porta alla creazione di una mappa concettuale con all’interno le query derivate dalle parole chiave più generiche (quelle che vengono definite keyword).
Fatto questo, non resta che procedere con la keyword research intesa nella forma più classica, avvalendosi di un keyword planner, ovvero uno strumento per la pianificazione delle parole chiave. Il primo step consiste nell’individuare i volumi di ricerca di ciascuna keyword e query riportata in precedenza sulla mappa al termine dell’indagine conoscitiva sul sito, per poi aggiungere eventuali altre parole chiave correlate.
I volumi
Uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione è il volume di ricerca della parola chiave, ossia quante volte quel termine viene cercato dagli utenti che effettuano una ricerca su Google. L’ideale è poter lavorare su una keyword o una query con un buon volume di traffico e non competitiva. All’aumentare del volume, infatti, cresce di pari passo anche la difficoltà nel riuscire a posizionare il proprio contenuto in prima pagina, a causa dell’enorme competitività sul web.
In generale, alla fine dell’intero processo di kw research, è preferibile puntare su parole chiave con un discreto volume di ricerche e al tempo stesso non così competitive, come è il caso ad esempio di keyword generiche.
L’importanza degli intenti di ricerca
A questo punto è doveroso aprire una parentesi sul Search Intent, cioè l’intento di ricerca, o meglio la necessità dell’utente legata alla query digitata nel motore di ricerca. Una lunga lista di keyword a sé stante è del tutto inutile se si trascura tale aspetto.
Da qui la necessità di suddividere le parole chiave trovate durante la keyword research in tre tipologie di query: informative, transazionali e navigazionali.
Le query informative indicano l’intenzione di reperire un’informazione da parte dell’utente che compie la ricerca. Rientrano in questa categoria tutte quelle parole chiave che fanno riferimento alle guide, ai confronti, alle recensioni e alle classifiche.
Al contrario, le query transazionali indicano l’intenzione da parte dell’utente di effettuare l’acquisto di un prodotto o un servizio. Parole chiave del tipo “playstation 5" o “tiragraffi per gatti" sono query che suggeriscono l’intenzione non di informarsi ma di completare un acquisto. Per avere la certezza che si tratti di una query transazionale è sufficiente dare un’occhiata alla SERP restituita dal motore di ricerca: la presenza di annunci Google Ads Search e Google Ads Shopping, unita alla presenza esclusiva di e-commerce nella SERP organica sono tutti segnali che confermano la natura transazionale della query cercata.
Le query navigazionali, infine, si riferiscono alla ricerca di un brand. Rientrano in questa tipologia di keyword parole chiave come “scarpe zalando" o “amazon smartphone", per cui la SERP restituisce come risultati esclusivamente le pagine del brand (se si cercano le due query indicate qui sopra, nella SERP sono presenti in maniera esclusiva pagine di Zalando da una parte e pagine Amazon dall’altra).
La competizione
Come accennato in precedenza, un altro aspetto chiave della ricerca di keyword è la competizione per ciascuna di esse. Solitamente uno strumento per le parole chiave esprime il livello di competitività SEO di una singola query con un numero o un colore: a un numero basso o al colore verde corrispondono in genere parole chiave semplici (con una bassa competizione); viceversa, un numero alto o il colore arancione/rosso indicano invece keyword dall’elevato grado di competitività.
In genere, più alto è il volume della query, maggiore sarà la competizione tra i vari siti per raggiungere le prime posizioni della SERP. Un altro fattore che indica la competitività o meno di una kw è il valore dell’offerta per la visibilità nella parte superiore o inferiore della pagina: una parola chiave competitiva “costa" di più rispetto a una query non competitiva.
Le long tail keyword
Insieme al volume, l’intento di ricerca e la competizione, durante la fase della keyword research è altrettanto importante considerare le long tail keyword, cioè parole chiave con un basso volume di ricerca ma allo stesso tempo molto specifiche. Queste, infatti, sono in grado di generare più visite e conversioni rispetto alle keyword generiche, dal momento che hanno un basso livello di competitività. Di conseguenza, posizionarsi nella prima pagina dei motori di ricerca con queste keyword è più semplice.
L’importanza delle cosiddette “parole chiave a coda lunga" è strettamente connessa al concetto di nicchia. Se si ha l’obiettivo di vendere un prodotto o un servizio, è preferibile puntare su quest’ultime: in primis per ottenere un traffico di maggiore qualità, e in secondo luogo per beneficiare di un tasso di conversione migliore, proprio per via della specificità delle long tail keyword.
I migliori tool per fare ricerca parole chiave
È ora il momento di passare dalla teoria alla pratica. Segue infatti un elenco dei migliori tool per fare keyword research: a ciascuno di essi è correlata una breve descrizione, con in evidenza i principali pro e contro.
1. Semrush
Semrush offre una suite completa di servizi per la SEO, al fine di aumentare il traffico organico di qualsiasi sito web. Alla keyword research dedica un’intera sezione, con servizi come Panoramica keyword, Keyword Magic Tool, Keyword Manager, Tracking della posizione e Organic Traffic Insights. Lo strumento SEO più popolare per la ricerca di parole chiave è il Keyword Magic Tool, grazie al quale si ottiene una potente analisi di ciascuna keyword inserita. In pochi secondi è possibile valutare la difficoltà delle keyword, l’intento e il volume di ricerca.
- Migliore suite SEO oggi disponibile sul mercato
- Report completi e approfonditi
- Prova gratuita di 7 giorni
- Interfaccia non responsive
- Prezzo abbonamento non alla portata di tutti
2. Ahrefs
Ahrefs va ad aggiungersi alla lista dei migliori strumenti SEO di ricerca delle parole chiave oggi disponibili sul mercato. I punti di forza di questo servizio sono un database di oltre 7 miliardi di parole chiave aggiornato mese dopo mese, l’accuratezza dei volumi di ricerca grazie ai dati clickstream e il supporto ad oltre 170 Paesi. Lo strumento di parole chiave di Ahrefs restituisce migliaia di keyword correlate in base alla corrispondenza dei termini, ai suggerimenti di ricerca forniti dallo stesso motore di ricerca e alle domande poste dagli utenti usando la medesima kw.
- Database di oltre 7 miliardi di parole chiave
- Accuratezza dei volumi di ricerca
- Supporto a 171 Paesi
- Strumento di keyword research non accessibile gratuitamente
- Abbonamento mensile/annuale oneroso
3. Ubersuggest
Ubersuggest è un popolare tool SEO per la ricerca di parole chiave e di analisi della strategia SEO dei competitor. Grazie allo strumento di keyword research integrato nella piattaforma è possibile ricevere informazioni sulla concorrenza, sul volume e sui trend stagionali. Per ciascuna parola chiave viene inoltre indicato il grado di difficoltà: a valori bassi corrisponde una maggiore semplicità nel riuscire a posizionare il contenuto, basato su una o più determinate kw. Deve la sua crescente popolarità sia all’accuratezza dei risultati forniti sia a una politica di prezzi altamente concorrenziale.
- Strumento di keyword research facile da usare e gratuito
- Suggerimenti utili sulle long tail keyword
- Possibilità di acquistare il piano a vita a un prezzo concorrenziale
- Dati non così approfonditi come i player del mercato
- Numero di funzionalità inferiori
4. SEOZoom
SeoZoom è la suite SEO in italiano che analizza, monitora e potenzia ogni sito web con più di 40 strumenti. Tra i più interessanti strumenti per la ricerca di parole chiave c’è Keyword Infinity, grazie al quale è possibile ottenere numerose keyword correlate e long tail partendo da un termine generico. Gli altri dati messi a disposizione sono il volume di ricerca mensile, il costo medio per click per la pubblicità su Google, il livello di concorrenza e la stagionalità della keyword selezionata. Disponibile anche la prova gratuita per chi vuole testare le sue funzionalità prima di acquistare l’abbonamento.
- SEO suite in italiano
- Database mercato italiano
- Prova gratuita disponibile
- Accesso allo strumento di kw research legato alla prova gratuita
- Dati dei volumi non sempre aggiornati
5. AnswerThePublic
AnswerThePublic è uno strumento che si basa sull’analisi dei dati di completamento automatico dei motori di ricerca per ricavare le domande e le query più cercate dagli utenti partendo da una data keyword. Le query restituite dal tool possono poi essere impiegate per la realizzazione di prodotti, servizi e contenuti utili per chiunque visiti questo o quell’altro sito web. Di recente è stato acquisito dalla NP Digital, la società fondata dal noto marketer originario di Londra. Uno dei principali punti di forza di questo strumento è l’accesso gratuito alla piattaforma.
- Funzionalità innovative rispetto agli altri strumenti per la ricerca di parole chiave
- Resa grafica della keyword research
- Accesso gratuito (fino a 3 ricerche gratuite al giorno previa registrazione dell'account)
- Dati non approfonditi come i principali player del mercato
- Risultati che si ripetono
6. Moz
Moz è una storica azienda SEO statunitense che nel 2024 festeggerà 20 anni di vita. Tra i numerosi strumenti messi a disposizione dei suoi utenti, il tool SEO Keyword Explorer è uno strumento di ricerca delle parole chiavi ideale per chiunque voglia ottenere un volume accurato dei dati. Non mancano però alcuni difetti, uno su tutti la centralità del mercato statunitense. Se la propria attività si sviluppa soprattutto in Italia, Moz è più debole rispetto ad altre piattaforme, ad esempio Semrush. Un altro punto controverso è legato al costo dell’abbonamento, al momento fuori dalla portata per tante persone.
- Affidabilità dell'azienda
- Accuratezza nei dati riguardanti i volumi di ciascuna parola chiave
- Dati incentrati sul mercato statunitense
- Prezzi abbonamento elevati
I migliori strumenti per fare ricerca keyword gratis
Finora ci si è concentrati sui migliori tool a pagamento per fare ricerca keywords, alcuni dei quali offrono l’accesso gratuito, anche se in maniera limitata, ad alcune loro risorse. Ma quali sono invece i migliori strumenti che permettono di fare keyword research gratis?
1. Keyword Planner (Google ADS)
Il primo nome della lista non può che essere il Keyword Planner di Google, il tool di pianificazione gratis delle parole chiave pensato per offrire una stima precisa sia del volume delle keyword che delle offerte suggerite per ciascuna query. Inoltre è possibile ricevere utili suggerimenti per le keyword correlate ai prodotti e/o ai servizi di un determinato sito web. Il Keyword Planner rientra oggi in Google Ads, il software dell’azienda di Mountain View che consente di aggiungere spazi pubblicitari nelle pagine di ricerca di Google. Per sfruttarlo appieno ai fini della ricerca delle parole chiave, è necessario però avere un account Google Ads attivo.
- Dati forniti direttamente da Google
- Suggerimenti per le query correlate ai prodotti/servizi del proprio sito web
- Accesso gratuito
- Volumi di ricerca approssimativi in caso di mancato account Google Ads
- Interfaccia d'uso non così immediata come altre
2. Google Trends
Forse non è il primo strumento che viene in mente quando si cerca un tool per la keywords research, ma Google Trends ha dalla sua diversi punti di forza che lo rendono molto appetibile in questo contesto. Innanzitutto è uno strumento gratuito al 100%: non sono previsti costi per accedere a eventuali funzionalità extra. L’altra caratteristica vincente è l’accuratezza nel fornire i dati dei trend stagionali, mostrando in modo chiaro e intuitivo il periodo in cui si concentrano di più le ricerche degli utenti per una data parola chiave.
- Accesso gratuito illimitato
- Trend stagionali
- Grafica chiara e intuitiva
- Assenza di metriche essenziali per la kw research (volume, grado di difficoltà, ecc.)
- Va affiancato a un altro strumento di ricerca delle parole chiavi
3. Keyword.io
Keyword.io è un tool di keyword research specializzato nelle long tail keyword, le cosiddette parole chiave a coda lunga, indispensabili per ottenere un pubblico di maggiore qualità e un numero più alto di conversioni nell’ambito della propria nicchia. La caratteristica chiave del tool è anche il suo limite più grande: è ottimo per identificare le long tail keyword rispetto a una data parola chiave, ma per tutto il resto si rivela inadeguato. Così come Google Trends, non è possibile pensare di usarlo da solo per la ricerca di keyword senza affiancarlo a un altro strumento.
- Ottimo tool per la ricerca di keywords a coda lunga
- Gratuito
- Assenza di altre metriche essenziali per la kw research
- Rchiesta la registrazione di un account per scaricare la lista di long tail keyword
4. Keyword Shitter 2
Un altro strumento per la ricerca di parole chiave gratis è Keyword Shitter 2, un tool open source ospitato su GitHub che si basa sul completamento automatico dei motori di ricerca come Google. Si può definire un estrattore di keyword, in grado di estrapolare un grande numero di keyword da una parola chiave di partenza. Forse è lo strumento meno conosciuto tra quelli presenti in elenco, ed anche per questo è sorprendente vedere cosa è capace di fare a costo zero rispetto a tanti altri strumenti di kw research più pubblicizzati. Va da sé che anche in questo caso i limiti non mancano, sono infatti assenti dati relativi ai volumi di ricerca delle parole chiavi e alla competitività della keyword.
- Potente estrattore di keyword
- Eccezionale numero di parole chiave che è capace di estrarre
- Strumento gratuito open source
- Assenza di metriche fondamentali per una keyword research completa
- Va affiancato a un altro keyword tool
5. Google Search Console
Insieme al Keyword Planner e a Trends, la Search Console è il terzo tool gratuito offerto da Google per ottimizzare il proprio sito web e offrire contenuti utili ai lettori. Tra tutti gli strumenti gratuiti per eseguire la ricerca delle parole chiavi, Google Search Console è il prodotto più completo: numero di clic ricevuti dalla ricerca organica, numero di impression, posizione media nella SERP, andamento keyword nel tempo, ecc. Per usare la Search Console di Google è indispensabile collegare la proprietà del sito web di cui si è titolari.
- Dati accurati direttamente da Google
- Infinità di dati sulle singole parole chiave
- Gratuito
- L'utilizzo è rivolto ai soli titolari di un sito web con una proprietà verificata
- Disponibili i dati delle sole parole chiave che generano traffico per il sito
Conclusioni
La ricerca delle keyword o parole chiave è un processo fondamentale in ottica SEO. Da una parte, infatti, aiuta a definire la conoscenza del brand, dall’altra consente di attirare un pubblico in target con i propri prodotti e/o servizi.
Online sono disponibili numerosi strumenti per effettuare una keyword research efficace, al fine di migliorare il posizionamento dei contenuti del sito web nella SERP. Uno dei migliori tool è sicuramente Semrush, suite SEO completa e con tutta una serie di strumenti utili per pianificare una strategia di digital marketing avanzata. Nessun altro software oggi sul mercato offre la profondità e l’accuratezza dei dati della piattaforma specializzata nella ricerca di parole chiave e di posizionamento nella pagina dei motori di ricerca.
Esistono anche diversi tool gratuiti, ciascuno dei quali con limiti più o meno importanti ai fini di una ricerca di keyword ottimale. Nella quasi totalità dei casi, infatti, non offrono l’accesso a metriche indispensabili quali il volume di ricerca e la competitività di una data parola chiave.