Stando agli ultimi tweet pubblicati sul suo profilo, Kim Dotcom non riesce proprio a stare lontano dai cyber-locker e dal file sharing centralizzato a mezzo Web: l’istrionico imprenditore tedesco che gli USA vorrebbero estradare e processare per reati molto gravi dice di essere al lavoro sul ritorno di Megaupload, il servizio che tanti guai gli ha provocato fino al clamoroso raid nella sua proprietà in Nuova Zelanda e tutto quello che ne è conseguito .
Megaupload is coming back.
Spread the word:-)– Kim Dotcom (@KimDotcom) 6 luglio 2016
Le autorità americane considerano Dotcom responsabile di infrazione di copyright, riciclaggio di denaro sporco ed estorsione, ma in attesa della sentenza sull’estradizione l’imprenditore non se ne sta certo con le mani in mano ed è al lavoro su un nuovo servizio telematico per l’archiviazione e la condivisione dei file .
Megaupload sta per tornare, ha recentemente dichiarato Dotcom senza tante cerimonie, e potrebbe farlo il prossimo gennaio – giusto in tempo per “celebrare” il quinto anniversario del succitato raid in Nuova Zelanda. Il nuovo cyber-locker dovrebbe avere caratteristiche invitanti, visto che si parla di 100 Gigabyte di storage cloud gratuito, cifratura “al volo” dei dati, sincronizzazione dei dispositivi dell’utente e nessun limite sulle velocità di trasferimento.
A new site is in the making:
100gb free cloud storage
On-the-fly encryption
Sync all your devices
NO TRANSFER LIMITS #5thRaidAnniversary– Kim Dotcom (@KimDotcom) 5 luglio 2016
Il nuovo sito rappresenta il culmine di otto anni di competenze accumulate e di un lungo periodo di pianificazione, ha spiegato Dotcom , sarà la sua creazione migliore e avrà un nome che “farà felici” gli utenti orfani del vecchio Megaupload, magari delusi da Mega . Si tratterà in ogni caso di un progetto non imparentato con MegaNet, la rete anti-intercettazioni che Dotcom dice essere ancora troppo avanti per i dispositivi e le reti mobile di oggi.
Alfonso Maruccia