Con un prezzo altamente competitivo associato con i ricchi e vari contenuti a sua disposizione, Amazon può sparigliare il mercato dei tablet: se riuscirà a tenere i ritmi di produzione della domanda (e di Apple) e se gli atri produttori Android non troveranno le contromisure adatte.
Secondo le stime dell’analista Gene Munster di Piper Jaffray, per arrivare sul mercato a certe cifre Amazon ha per il momento rinunciato ai suoi introiti: per ogni Kindle Fire venduto a 199 dollari, addirittura, perderebbe 50 dollari a differenza di Apple che ha un margine lordo del 30 per cento su ogni iPad.
Amazon, insomma, ha puntato a rappresentare un’alternativa ad iPad offrendo un dispositivo innanzitutto ad un prezzo altamente competitivo: per farlo ha naturalmente dovuto cedere sul lato delle specifiche tecniche, e così ha deciso per uno schermo di 7 pollici invece dei 10 di iPad, una capacità di 8GB (la metà del modello base del tablet con la Mela) e senza fotocamera (né frontalmente, né posteriormente) o opzione 3G.
Il paragone sarebbe più giusto farlo con il Nook Color di Barnes&Noble e non con iPad: a favore di Kindle Fire vi sono la capacità distributiva e i contenuti a disposizione di Amazon, nonché il browsing. E proprio sulle capacità di navigazione, e di distribuzione dei vari contenuti a sua disposizione, Amazon conta di competere con il tablet che per il momento domina incontrastato il settore.
Dalla sua, d’altronde, sia i contenuti editoriali (libri e riviste) già consolidati con la piattaforma di Kindle, sia quelli televisivi e video disponibili nei servizi cloud: per quanto riguarda giornali e riviste, peraltro, con i nuovi dispositivi Kindle ha esordito una nuova edicola di Amazon, che raccoglierà tutte le offerte di abbonamento a disposizione.
Anche la strategia adottata da Amazon con i media ha giocato su questo livello di equilibrio tra il tablet di fascia alta di Apple e un prodotto più di base come Nook Color: le prime indiscrezioni hanno creato attesa e cercato, al contempo, di abbassare le aspettative sul prodotto finale, il nome Kindle Fire ha ulteriormente acceso la curiosità e il prodotto poi presentato, le sue performance, la velocità di caricamento, l’interazione con i cloud di Amazon e soprattutto il prezzo hanno stupito positivamente gli osservatori ed il mercato .
Accanto al prodotto di punto è poi apparso anche Kindle Touch, ereader con touchscreen che arriva sugli scaffali a 99 dollari con advertising o 139 senza.
Gli analisti per il 2012 prevedono che il market share di iPad passi dal 90 per cento di oggi al 60 e che i dispositivi Android salgano dal 10 al 30 per cento: in questo trend Kindle Fire potrebbe insomma ritagliarsi un ruolo importante, anche se monta una versione di Android pensata per smatphone e non per tablet (come d’altronde Nook Color), e sempre che le capacità produttive di Amazon riescano a sostenere la domanda soprattutto nel periodo delle festività .
Se riuscirà in questo, allora, Kindle Fire potrebbe rappresentare un’asticella di riferimento per gli altri dispositivi androidi che potrebbero di conseguenza essere costretti a rivedere sia le performance sia il prezzo. Il primo che sarà costretto a ripensare la sua strategia sarà d’altronde Barnes&Noble: al momento il suo Nook Color costa 50 dollari in più di Kindle Fire, e il Nook con e-paper 60 dollari in più del modello base (con advertising) di Kindle.
Claudio Tamburrino