Amazon ha lanciato ufficialmente l’abbonamento Kindle Unlimited , che mette a disposizione degli utenti un accesso illimitato ai contenuti editoriali digitali del negozio di Jeff Bezos .
Del servizio si mormorava già di diversi mesi, e qualche settimana fa aveva ottenuto ulteriore concretezza dopo che erano trapelate online una serie di schermate che ne descrivevano i dettagli.
Come anticipato per 9,99 dollari il servizio offre l’accesso illimitato inizialmente a 638.416 ebook e migliaia di audiolibri : per accogliere gli utenti fra le sue braccia, Amazon offre 30 giorni di prova gratuita di Kindle Unlimited .
Come spiega il vicepresidente di Kindle Russ Grandinetti, grazie a questo abbonamento gli utenti “non dovranno più pensare e ripensare se sono realmente interessati o no a provare un nuovo autore o un nuovo genere, ma potranno tranquillamente iniziare a leggerlo o ad ascoltarlo”.
Anche per questo non è stato difficile rispolverare da subito la definizione “il Netflix dei libri”.
E se in Italia lo store di ebook di Telecom cambia nome (da Cubolibri a Timreading) ed accresce lievemente la sua offerta, non abbandonando il legame con app specifiche per la lettura dei volumi acquistati (su PC richiede l’installazione di Adobe Digital Edition ), Amazon incontrerà la vera concorrenza sul mercato internazionale, dove già operano offerte omologhe come quelle di Scribd e Oyster. Anche quest’ultima, per esempio, garantisce per 9,95 dollari al mese l’accesso attraverso le principali piattaforme (da iOS ad Android) ad oltre 100mila volumi.
Sul mercato europeo, inoltre, Amazon troverà la concorrenza del mercato dei libri digitali di seconda mano, che una Corte olandese ha appena legittimato esprimendo parere contrario alla chiusura dello store di file “usati” Tom Kabinet.
A pesare sulla forza competitiva di Amazon, poi, potrebbe essere la questione del DRM: secondo un recente studio i volumi senza misure di protezione vendono il doppio di quelli dotati di misure tecnologiche di sicurezza .
Dal lato dell’offerta, poi, non è ancora chiaro nei dettagli come Amazon gestirà le royalty dovute ai suoi autori: sembra tuttavia che le corrisponderà solo nel caso in cui un utente legga oltre il 10 per cento di un volume e che queste saranno basate su un fondo prestabilito e variabile di mese in mese, sul modello di quanto fa già con Kindle Direct Publishing Select Program ( KDP ).
Claudio Tamburrino