Agosto 2011. Due cittadini californiani, John Kim e Dan Schutzman, avviano una class action contro i responsabili di KISSmetrics, startup di San Francisco specializzata nella fornitura di strumenti tecnologici per il tracciamento online. Fondata nel 2008, la piccola società californiana permette ai vari siti web di ricavare preziose informazioni, dal numero complessivo dei visitatori ai contenuti visitati .
Nel testo della causa avviata da Kim e Schutzman, KISSmetrics era stata accusata di aver sfruttato tecniche per ricreare i file cookie dopo la loro rimozione da parte degli utenti , addirittura tracciando tutti quei naviganti che decidevano di bloccare i cookie sui propri browser. Più di un anno dopo, la startup californiana ha deciso di accordarsi per porre fine alle ostilità legali.
Un totale di 5mila dollari andrà ai due cittadini, che avevano invocato la violazione delle leggi federali contro le attività di hacking. KISSmetrics avrebbe permesso l’appropriazione indebita di informazioni personali, esclusivamente a scopo di lucro . La startup dovrà ora pagare 500mila dollari in spese legali, con la promessa di non utilizzare più tecniche fraudolente per seguire gli utenti senza permesso.
In particolare, gli strumenti di KISSmetrics non sfrutteranno più JavaScript, Flash o HTML5 per archiviare le copie degli ID unici dei vari cookie , in modo da ricrearli una volta eliminati per volere degli utenti. Numerosi clienti di KISSmetrics – da Spotify al portalone AOL – sono stati esclusi dall’accordo, in quanto già eliminati dalla class action nella scorsa primavera.
Mauro Vecchio