Il progetto Android sta per raggiungere la release 4.4, e com’è costume di Google la nuova versione avrà il nickname di un dolce. Diversamente dal recente passato, però, il nomignolo informale di Android 4.4 sarà quello di un notissimo prodotto dolciario commercializzato dalla Nestlé.
È lo stesso Sundar Pichai – gran capo della divisione Android – a mettere il sigillo dell’ufficialità all’operazione Android 4.4/KitKat, una presentazione accompagnata dalla posa della tradizionale statua del robot androide: in pratica un KitKat gigante con braccia, gambe e testa nel campus di Mountain View.
Pichai annuncia che ora Android ha passato il traguardo del miliardo di dispositivi attivati in tutto il mondo, e Android 4.4 continuerà la tradizione dell’OS mobile più diffuso grazie al gusto di cioccolato a cui – dice la homepage ufficiale del progetto – nessuno è in grado di resistere.
L’utilizzo di un marchio registrato come KitKat non è ovviamente incidentale, e Nestlé conferma la partnership ufficialmente stretta con Google con un sito a tema , video su YouTube, pagine sui social network e quant’altro. In perfetto stile Willy Wonka , poi, è la commercializzazione di una partita limitata di KitKat con all’interno un biglietto vincente con cui il fortunato golosone potrà assicurarsi un Nexus 7 o crediti sul servizio di digital delivery Google Play.
Google è un’azienda dedicata anima e corpo all’advertising, quindi l’operazione pubblicitaria con barrette di cioccolato integrate non stupisce (o non dovrebbe stupire) più di tanto. Per chi (ancora) si sorprende, c’è qualcun altro che fa notare il pericoloso precedente costituito dal nuovo branding commerciale, un tipo di operazione che trasforma ogni blogger mobile-dipendente in un veicolo pubblicitario per il prodotto KitKat oltre che per la nuova versione di Android.
Una nota a margine della introduzione ufficiale di Android 4.4 “KitKat” è infine costituita da alcuni fotogrammi altamente sospetti contenuti nel video di presentazione su YouTube della nuova statua celebrativa in quel di Mountain View, fotogrammi che potrebbero aver reso pubbliche le prime immagini di un nuovo dispositivo della linea Nexus e che Google ha prudentemente pensato di rendere privato.
Alfonso Maruccia