700 dipendenti di Klarna si sono trovati improvvisamente in cerca di una nuova occupazione. Il colosso svedese del Buy Now Pay Later ha deciso di disfarsi del 10% della propria forza lavoro impiegata a livello globale. Il motivo è spiegato in un comunicato pubblicato dal gruppo e firmato dal CEO Sebastian Siemiatkowski che si apre con queste parole.
Ciao a tutti, non sono estraneo alla condivisione di notizie buone e cattive. Ciò nonostante, oggi è il giorno più difficile.
Klarna ha licenziato 700 dipendenti
Fin qui nulla di strano, una dinamica a cui abbiamo assistito più volte negli ultimi anni. La conseguenza di un rallentamento della crescita che crea qualche malumore e attrito tra i vertici dell’organigramma e gli investitori. A far discutere è la modalità scelta per rendere nota la decisione ai diretti interessati: un videomessaggio preregistrato. Seguiranno ad ogni modo incontri individuali. I dipendenti europei di Klarna colpiti dal taglio riceveranno un compenso.
Nei giorni scorsi, alcune fonti hanno ipotizzato la volontà di ottenere un nuovo round di finanziamenti. La mossa potrebbe avere a che fare con questa finalità, anche se in via ufficiale si citano esclusivamente i cambiamenti innescati dall’esplosione della guerra in Ucraina e le nuove dinamiche che interessano l’economia globale.
Quando abbiamo definito il nostro business plan per il 2022, nell’autunno dello scorso anno, il mondo era molto diverso rispetto a quello di oggi. Da allora, abbiamo assistito a una guerra tragica e non necessaria in Ucraina, a un cambiamento nel sentiment dei consumatori, a una crescita importante dell’inflazione, a una volatilità elevata del mercato azionario e a quella che sembra una recessione. Tutto questo ha segnato l’inizio di un anno davvero tumultuoso.
Come sta il settore del Buy Now Pay Later?
La dichiarazione risulta almeno parzialmente in contrasto con quanto affermato in una ricerca sulle evoluzioni dell’ambito Buy Now Pay Later, pubblicata proprio da Klarna in data 11 maggio 2022.
Lo studio ha certificato una forte crescita nel giro d’affari del settore (seppur relativamente al solo territorio italiano), arrivato a muovere 64 miliardi di euro nel 2021. L’incremento si attesta al 33% in dodici mesi, con la prospettiva di un ulteriore rialzo. A esserne interessati sono soprattutto segmenti di mercato come quelli inerenti alla moda, all’arredamento e al food, in cui gli acquirenti si sono dimostrati più propensi a rateizzare i pagamenti. Nel comunicato che ha accompagnato la diffusione dei numeri si affermava inoltre che il Buy Now Pay Later può portare un potenziale sull’occupazione di oltre 5.000 posti di lavoro
. Evidentemente, fuori dai confini nostrani la situazione è ben diversa.
Di recente, il gruppo ha inaugurato una nuova sede a Milano. Lo scorso anno ha acquisito Stocard, applicazione mobile tra le più utilizzate per conservare le carte fedeltà, rilasciandone una nuova versione completamente ridisegnata a inizio aprile.