Se la luce è poca, pochissima, così poca che è difficile sapere quanta è, perché perseverare con la misura? Meglio, e più facile, misurare quanta ne manca perché possa definirsi “luce” . Questa l’idea alla base di un nuovo sensore di Kodak, che cerca maggiore sensibilità alla luce ed è stato scherzosamente etichettato come la reinvenzione della ruota… “pixelata” .
Dopo aver puntato su questa caratteristica, Kodak ci ha unito un’altra visione già nota, che punta sul non insistere con l’aumento sfrenato dei pixel specializzati , rossi, verdi e blu (il tradizionale Bayer Sensor), essendo molto più produttivo inserire una manciata di pixel non specializzati , sensibili cioè alla luce generica.
Tutto questo è stato condensato nel nuovo sensore KAC-05020 di Kodak, da poco annunciato dalla casa e i cui connotati tecnologici stanno rimbalzando in rete in queste ore.
Il KAC-05020 è dunque un sensore CMOS da “soli” 5 megapixel, progettato specificamente per le fotocamere consumer, ed in specie quelle dei telefoni cellulari, che aggiunge al già conosciuto pixel pancromatico l’uovo di Colombo per la misura della “non-luce”. Tutto questo offre da subito, come risultato, un rapporto segnale/rumore nettamente più favorevole dei precedenti che, affiancato alla nuova metodologia di misura, consente una sensibilità complessiva molto maggiore, fino a 3200 ISO , e la capacità di riprendere video a 720 pixel con 30 frame al secondo .
“Per i consumatori di oggi, l’alta risoluzione è necessaria ma non più sufficiente. Camera phone sempre più piccoli e sottili, alte prestazioni con poca luce e performance video superiori sono i connotati che contraddistinguono ciò che dovrà essere la prossima generazione di sensori. E con questa novità di Kodak i progettisti possono inserire tutto ciò in mano ai clienti”, dice Fas Mosleh, alto dirigente della divisione Image Sensor Solutions di Kodak.
I progettisti, sostiene Kodak, hanno così a disposizione un nuovo sensore che consentirà una sostanziale “svolta di classe” nelle prossime generazioni di gadget dall’obiettivo superdotato .
Marco Valerio Principato