La scorsa settimana ha visto la luce KOffice 2.0.0, nuova major release di una delle più diffuse suite per l’ufficio open source per Linux. Nato in seno alla celebre comunità KDE , il cui software più famoso è rappresentato dall’omonimo desktop environment per Unix, KOffice mira ora a farsi strada su piattaforme differenti da quella nativa, quali Windows e Mac OS X . A renderlo possibile è l’utilizzo di Qt4 , un toolkit multipiattaforma che permette di fare girare le applicazioni KDE sui principali sistemi operativi.
Gli sviluppatori affermano che KOffice 2.0.0 rappresenta il frutto di oltre tre anni di lavoro, tempo richiesto dalla migrazione del codice verso le librerie Qt4 e KDE 4 e alla riscrittura di ampie porzioni del motore alla base delle applicazioni di KOffice.
“Nei recenti anni il team di KOffice ha rimesso mano al codice del proprio framework rendendolo più agile e flessibile”, si legge nell’ annuncio ufficiale di KOffice 2.0.0. “Il nostro obiettivo era quello di incrementare l’integrazione tra i diversi componenti di KOffice, ridurre le funzionalità duplicate e semplificare la manutenzione e lo sviluppo di nuove feature”. Oltre a ciò, gli sviluppatori affermano di aver apportato importanti migliorie all’interfaccia utente della suite , che promette ora di essere più attraente e facile da usare.
Sebastian Kugler, sviluppatore di KDE, sotiene che la possibilità di far girare KOffice anche su Windows andrà soprattutto a beneficio delle aziende che utilizzano un’infrastruttura di computing eterogenea, e che possono così fare di KOffice o di una soltanto delle sue applicazioni una soluzione comune per tutti i propri client. Un altro vantaggio, secondo il portavoce, è che il progetto potrà attrarre a sé anche gli sviluppatori di piattaforme diverse da Linux.
Ma attenzione, perché KOffice 2.0.0 è considerata dai suoi creatori una versione d’anteprima , e come tale rivolta soprattutto a sviluppatori e tester. “Non è indirizzata agli utenti finali, e ne sconsigliamo l’utilizzo come suite per l’ufficio predefinita all’interno delle distribuzioni Linux”, si legge nel comunicato di KDE.
Gli sviluppatori di KOffice hanno dunque deciso di seguire il controverso modello di sviluppo introdotto con KDE 4 , dove la versione x.0.0 non rappresenta la prima release matura di un software, ma una sorta di technology preview ancora da completare e rifinire. Questo modo di procedere non piace a tutti: c’è infatti chi sostiene che pubblicare versioni ancora incomplete di un software senza specificare (nel nome) che si tratta di release preliminari rischia di generare confusione, specie tra gli utenti finali.
KOffice 2.0.0 viene definito dai suoi autori una “platform release”, intendendo con questo termine una base sufficientemente stabile di codice capace di fornire un’anteprima delle principali novità del nuovo software. Il team di sviluppo specifica altresì che KOffice 2.0.0 non contiene ancora tutte le funzionalità e le applicazioni presenti nella versione 1.6 : ciò che manca sarà introdotto con le future release 2.1 e 2.2.
Polemiche a parte, una delle maggiori novità di KOffice 2 è rappresentata da Flake Shapes , un motore grafico condiviso da tutte le applicazioni della suite che permette di combinare in un singolo documento – sia esso un file di testo, una presentazione o un foglio di calcolo – immagini bitmap, grafici, diagrammi di flusso o spartiti di musica.
Come anticipato, KOffice 2 porta inoltre con sé una interfaccia grafica utente (GUI) in gran parte rivista , che tra le altre cose è accreditata di sfruttare al meglio l’area di lavoro offerta dagli odierni monitor wide-screen. La nuova GUI si compone di uno spazio di lavoro centrale e di una barra laterale a cui è possibile ancorare nuovi strumenti e riposizionarli a piacimento.
L’altra importante novità di KOffice 2 è data dall’adozione di OpenDocument , il cui supporto è presente fin dalla versione 1.5, come formato predefinito della suite: ciò dovrebbe ulteriormente migliorare l’interoperabilità di questo software con OpenOffice e le altre suite per l’ufficio compatibili con ODF.
KDE Project definisce KOffice come “la più completa suite per l’ufficio in circolazione”: questa consiste di una decina di applicazioni, tra le quali l’elaboratore di testi KWord, il foglio di calcolo KSpread, il programma per la creazione di presentazioni KPresenter, l’editor di grafica vettoriale Karbon14, il nuovo editor per la grafica bitmap Krita e il programma per la gestione dei progetti KPlato. A questi si aggiungerà, probabilmente a partire da KOffice 2.1, anche l’applicazione per il data management Kexi , concepita come alternativa a Microsoft Access e FileMaker.
I pacchetti binari di KOffice 2 possono essere scaricati da qui per alcune delle principali distribuzioni Linux, tra le quali Ubuntu.
Nella roadmap di KOffice 2 il rilascio della versione 2.1 è previsto per ottobre : nel frattempo dovrebbero vedere la luce almeno tre release di manutenzione.
Alessandro Del Rosso