Un futuro descritto fin qui solo dalla fantascienza secondo Raymond Kurzweil è ormai alle porte: in non più di 15 anni l’uomo avrà unito la propria intelligenza a quella dei computer e avrà trovato nuove soluzioni a problemi antichi , in un processo dagli esiti sorprendenti, ad esempio un tempo di vita molto più lungo.
Scienziato, inventore, saggista e futurologo di fama, Kurzweil (nella foto) è tornato su questioni che gli stanno a cuore in occasione di una conferenza sul supercomputing, sostenendo ancora una volta che il segreto di una vita eterna è la nanotecnologia .
Sarà questa, attraverso nanosonde che vivranno anche all’interno dell’organismo umano, a consentire a uomini e intelligenza artificiale di dialogare in un domani in cui le capacità delle macchine avranno superato di gran lunga quelle umane , in un tempo che Kurzweil prevede non superi i prossimi 25 anni. Queste nanosonde avranno molti compiti, tra cui quello di monitorare in tempo reale lo stato di ogni tessuto del corpo ospite, potendo intervenire per ripararlo, sostituirlo, prolungando ad libitum le capacità di sopravvivenza.
E ci sono patologie comuni, come il raffreddore, che pur potendo venire curate dalle future nanotecnologie, saranno risolte ancor prima grazie alle biotecnologie , scienze che saranno essenziali anche per consentire, con l’ausilio dei supercomputer di domani, di approfondire in modo del tutto inedito i meccanismi più intimi del funzionamento della “macchina biologica”, in primo luogo l’uomo.
Non sono tesi nuove per Kurzweil , che le ha approfondite anche in un controverso saggio ( The Singularity is near ), ma la novità è nei tempi in cui tutto questo accadrà: a suo dire, chi vivrà altri 15 o 30 anni potrà aspirare ad una vita eterna.
Come? Ancora una volta la risposta è nell’intelligenza artificiale. “Una capacità di calcolo da 1000 dollari nel 2020 sarà 1000 volte più potente del cervello umano. Tra 15 anni il mondo sarà molto diverso. Avremo curato il cancro e l’infarto, o almeno avremo capito come gestire condizioni critiche in modo che non siano più una minaccia alla vita. Arriveremo ad un punto in cui potremo fermare il processo di invecchiamento e allontanare la morte”. Il futuro comprenderà una continua accelerazione: le capacità di calcolo nel 2045 supereranno di miliardi di volte le capacità dell’intera intelligenza umana.