Il dipartimento della difesa USA è pronto a sborsare quasi due milioni di dollari a tre team capaci di realizzare un nuovo sistema di batterie pensate per l’uso in zone di guerra e in grado di alleggerire di almeno qualche grammo gli oltre 18 chili di attrezzatura che ogni soldato statunitense porta con sé in missione. Al vincitore andrà un milione di dollari tondo tondo, mentre 500mila e 250mila dollari andranno rispettivamente al secondo e al terzo classificato.
La dotazione standard dei soldati prevede GPS, occhiali per la visione notturna, lampade, dispositivi digitali di ogni tipo che riportano informazioni tattico-strategiche. Per non parlare della semplice ricetrasmittente e del mitico binocolo “di Luke Skywalker”, che è già in cantiere assieme al radar personale e allo scudo di energia . È stato stimato che, in una missione di cinque giorni, ciascun soldato è in grado di consumare l’equivalente di 88 batterie AA (le classiche “stilo”): complicato portarsele dietro e soprattutto cambiarle, magari sotto il fuoco dei cecchini, per non parlare del problema ecologico.
Il nuovo dispositivo di alimentazione dovrà invece essere in grado di garantire almeno 96 ore di autonomia , producendo circa 1920 watt/ora con una uscita a 14 e una a 28 volt, ed un picco di 200 watt per almeno cinque minuti. Dovrà inoltre essere sigillato e pesare non più di quattro chili. Tutti valori possibili sostiene DARPA , che al solito chiama allo sforzo scienziati e inventori: i premi saranno assegnati ai team che riusciranno a realizzare i dispositivi più piccoli e leggeri che risponderanno a queste specifiche tecniche.
Una condizione dal sapore nazionalistico è stata però posta a chi volesse partecipare: almeno il team-leader dei gruppi di ricerca dovrà essere un cittadino americano . The Inquirer sostiene si tratti di un espediente per poter definire l’invenzione “patrimonio americano”: certo con queste regole, sottolinea il webzine, oggi gli USA dovrebbero fare a meno di telefono , radio , radar , computer e propulsione jet .
Le squadre hanno tempo fino a novembre per presentare i propri progetti: il dipartimento della Difesa spera di poter disporre delle nuove batterie sul campo di battaglia già il prossimo anno. Ma non basterebbe un caldo ed ecologico gilet fotovoltaico ? Nel dubbio, quelli del DARPA sviluppano pure le batterie radioattive .
Luca Annunziata