Una intera città basata sul Bitcoin: un sogno per qualcuno, una boutade per altri, un progetto per il presidente di El Salvador Nayid Bukele.
Bitcoin City
L’annuncio è arrivato in grande stile in occasione della Bitcoin Week organizzata nel primo Paese al mondo a considerare il Bitcoin al pari di moneta corrente:
Quel che El Salvador intende mettere in piedi è un progetto da 1 miliardo di dollari che si intende raccogliere attraverso “Bitcoin Bond“. Una chimera, che il presidente descrive però come un grande sogno: un grande simbolo del Bitcoin nella piazza centrale, nessuna tassa ed energia approvvigionata dal vicino vulcano per poter minare criptovaluta a costo minimo.
Il tono della speculazione, chiaramente, sale molto di livello: il bond pagherebbe inizialmente il 6,5% di interessi ed entro 5 anni il mining locale consentirebbe di pagare interessi ulteriori. Il tutto è basato sull’assunto per cui il valore del Bitcoin continuerà a salire di tenore, supportando la crescita dell’intero sistema e, al tempo stesso, le convinzioni di chi vede in tutto ciò sia una enorme opportunità che un gigantesco schema Ponzi.
El Salvador diventerà la “Singapore dell’America Latina”? Nayib ci ha scommesso su tutto il proprio mandato. Ma è una scommessa naif che fa tremare i polsi della popolazione, le cui soffocate proteste avevano ben evidenziato quale fosse la frattura rispetto al popolo salvadoregno.